Il ladro di bambini
Durata
114
Formato
Regista
Il carabiniere Antonio (Enrico Lo Verso) deve accompagnare con un collega (Fabio Alessandrini), da Milano a Civitavecchia, i due fratellini Luciano (Giuseppe Ieracitano) e Rosetta (Valentina Scalici), sottratti alla madre che aveva avviato la piccola alla prostituzione. Lasciato solo dal commilitone che ha un appuntamento galante a Bologna e rimbalzato dall'istituto per la mancanza di un certificato, Antonio si vede costretto a improvvisare e decide di portare i ragazzi in un'altra struttura in Sicilia. Durante il viaggio il gruppetto si avvicina fino quasi a diventare una famiglia, ma per le istituzioni il carabiniere è quasi passibile dell'accusa di sequestro di persona per aver preso l'iniziativa senza autorizzazione.
Nella sua opera più riuscita in assoluto, insignita tra l'altro a Cannes con il Gran Premio della Giuria, Amelio torna a raccontare la storia (in questo caso contemporanea) fissando lo sguardo sui bambini come in molti lavori precedenti. Anziché limitarsi a narrare la privazione dell'infanzia, già avvenuta all'inizio del film, lascia intravedere un suo possibile e pure incompiuto recupero, affidato all'umanità di un ragazzo qualunque che presto si spoglia della divisa per indossare i panni di padre putativo. Se all'inizio si concede una sequenza di grande tecnica e ampio respiro (l'irruzione delle forze dell'ordine nel palazzo dove vivono i bambini), non teme poi di affidarsi soprattutto ai volti e a un'estetica “sporca” che serve alla perfezione lo sviluppo della sceneggiatura. Lo Stato (come il collega di Antonio) scompare subito dopo l'iniziale intervento e il viaggio da Milano al Lazio, alla Calabria e infine in Sicilia è una discesa in cui solitudine e libertà si alternano e mischiano, evitando miracolosamente la retorica grazie alla misura con cui sono diretti gli attori. Sebbene sia impossibile non ammirare i giovani protagonisti, bisogna riconoscere che Lo Verso è impeccabile e sempre credibile, nell'abbraccio con la nonna come nel confronto coi superiori e riesce a commuovere con la normalità: come quando, mentre sono al ristorante sul mare, deve promettere a Luciano un futuro pranzo al Burghy.