La conseguenza
The Aftermath
Durata
108
Formato
Regista
Germania, 1946. Rachael Morgan (Keira Knightley) arriva tra le rovine di Amburgo per ricongiungersi con il marito Lewis (Jason Clarke), un colonnello britannico incaricato di ricostruire la città distrutta. Mentre si dirigono verso la loro nuova abitazione, Rachael rimane sorpresa nello scoprire che Lewis ha preso una decisione inaspettata: condividere la grande casa con i suoi precedenti proprietari, un vedovo tedesco (Alexander Skarsgård) e la sua problematica figlia.
Secondo film per il grande schermo, dopo Generazione perduta (2014), firmato dal regista britannico James Kent, abituale autore di prodotti per la televisione che dimostra di non aver affatto il passo del lungometraggio cinematografico. Innocuo e melenso melodramma post-bellico, La conseguenza ha come principale limite la terrificante prevedibilità della trama, vittima di svolte scontate e poco credibili, oltre che accompagnata da dialoghi di scarsissimo spessore. Non basta una messinscena discreta per nascondere i gravi difetti di una pellicola retorica e ricattatoria, facilmente dimenticabile e incapace di portare avanti alcuna riflessione sul contesto storico di riferimento minimamente degna di nota. Cast totalmente fuori parte, con una Keira Knightley troppo fredda per far sì che il pubblico possa empatizzare con il suo personaggio. Il film è l’adattamento di un romanzo di Rhidian Brook, che ha contribuito anche alla scrittura del copione.
Secondo film per il grande schermo, dopo Generazione perduta (2014), firmato dal regista britannico James Kent, abituale autore di prodotti per la televisione che dimostra di non aver affatto il passo del lungometraggio cinematografico. Innocuo e melenso melodramma post-bellico, La conseguenza ha come principale limite la terrificante prevedibilità della trama, vittima di svolte scontate e poco credibili, oltre che accompagnata da dialoghi di scarsissimo spessore. Non basta una messinscena discreta per nascondere i gravi difetti di una pellicola retorica e ricattatoria, facilmente dimenticabile e incapace di portare avanti alcuna riflessione sul contesto storico di riferimento minimamente degna di nota. Cast totalmente fuori parte, con una Keira Knightley troppo fredda per far sì che il pubblico possa empatizzare con il suo personaggio. Il film è l’adattamento di un romanzo di Rhidian Brook, che ha contribuito anche alla scrittura del copione.