Still Life

Sanxia haoren

Premi Principali

Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2006

Anno

Paese

Generi

Durata

111

Formato

Regista

Han Sanming (Han Sanming), un minatore, cerca l'ex moglie che non vede da più di 15 anni a Fengjie e quando si ritrovano il loro amore rifiorisce. Va diversamente all'infermiera Shen Hong (Zhao Tao), che si ricongiunge col marito, ma la cui storia d'amore è indirizzata verso ben altro destino.

Il carrello orizzontale che apre il film, dotato di un'impressionante sensibilità e padronanza estetica, contribuisce a mettere subito in chiaro le intenzioni del regista Jia Zhang-ke: la sua è ancora una volta un'immersione a capofitto nel tessuto della Cina d'inizio nuovo millennio, ma in questo caso i toni sono smaccatamente elegiaci e la disperazione del paesaggio e dell'ambientazione, in cui le case spariscono sotto il peso dell'urbanizzazione selvaggia (la costruzione della diga delle Tre Gole, nella fattispecie), va di pari passo con l'indefinitezza emotiva ed esistenziale dei personaggi che quegli spazi selvaggi e prorompenti li abitano e li riempiono, loro malgrado. Lo sguardo di Jia è quieto e pacificato nonostante il suo film viva sulla base di contrasti profondi, ma la limpidezza poetica del suo stile, che fa leva su immagini fortissime e pochissimi dialoghi, si sposa perfettamente con una pellicola in cui la stasi è una condizione non solo dell'anima ma anche dei luoghi fisici e dei grandi poteri, che non si vedono e che continuano a dettare le sorti di tutti nell'invisibilità, protraendo all'infinito il proprio operato da sanguisughe («Abbattendo i palazzi si guadagna bene»). Jia regala allo spettatore inquadrature eccezionali e campi lunghi notevoli, ognuno dei quali possiede una sua magia e durezza, uno spiraglio narrativo, forse anche una speranza, ma in linea di massima la profondità di campo non fa altro che stritolare qualsiasi forma di umanità. La costruzione di continue inquadrature orizzontali flirta col virtuosismo, ma Jia lo stempera quasi sempre nella denuncia, nel realismo magico, nell'accusa a una burocrazia deficitaria e carente. I bambini cantano, ma ogni supposta misericordia sociale è spesso e volentieri esclusa a priori. Primo film del regista a godere del nulla osta del governo cinese, dopo che molti dei suoi lavori avevano subito la netta opposizione delle massime autorità del Paese. Leone d'Oro a Venezia nel 2006.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica