Crucifixion

Bucarest. Padre Dumitru (Catalin Babliuc) e alcune suore compiono un violento esorcismo su suor Adelina (Ada Lupu), che si crede posseduta da un demone. A seguito della morte di quest'ultima, i responsabili vengono arrestati con l'accusa di omicidio. Nicole (Sophie Cookson), giornalista newyorchese, vuole indagare sul caso per scoprire se si è trattato di una vera possessione o semplicemente dell'uccisione di una donna malata di mente. Mentre cerca delle risposte, Nicole inizia ad avere improvvisamente delle strane visioni con protagonista proprio suor Adelina.



Modestissimo horror firmato dal regista francese Xavier Gens, divenuto celebre con Frontiers – Ai confini dell’inferno (2007) all’interno della cosiddetta “nouvelle vague dell’horror francese”, Crucifixion è un prodotto in tutto e per tutto risaputo e convenzionale, che poggia in maniera estremamente pigra su coordinate investigative e di genere basiche e poco rilevanti, tagliate con l’accetta e di pura superficie. Gens sembra lontanissimo dal suo passato scomposto e provocatorio e a questo giro si accontenta di confezionare, piuttosto mestamente, un film stantio e telefonato, inutilmente verboso e mai in grado di andare oltre l’impaginazione bozzettistica da thriller esorcistico di quart’ordine, peraltro già vista in altre molteplici occasioni. La resa visiva qua e là lascia intravedere un briciolo di potenziale e la sensazione è che l’ambientazione, collocata in un monastero ortodosso della Romania rurale, avrebbe meritato miglior fortuna e qualche scossone in più. Fastidiosi e superflui i jump scare, cui si ricorre col pilota automatico per tentare di mettere una pezza su un’ispirazione ai minimi storici. Uscito in sala in Italia con due anni di ritardo rispetto alla sua realizzazione.