La custode di mia sorella
My Sister's Keeper
Durata
109
Formato
Regista
L'undicenne Anna Fitzgerald (Abigail Breslin) è stata concepita in provetta dai genitori Sara (Cameron Diaz) e Brian (Jason Patric), con lo scopo di essere compatibile alle donazioni per la sorella maggiore Kate (Sofia Vassilieva), malata di leucemia. Anna però non ci sta e decide di far loro causa, aiutata dall'avvocato Alexander Campbell (Alec Baldwin).
Una pellicola meno smielata di come potrebbe apparire inizialmente, La custode di mia sorella non è il solito drammone familiare, nonostante i tentativi di far scendere la lacrimuccia abbondino e la regia sia spesso sorniona. Tuttavia si respira un'aria di concretezza, mai cinica ma neanche volta a banali illusioni. Cassavetes calca un po' la mano sul gioco di intrecci ma il risultato finale riesce anche a intrigare, senza far leva unicamente sul facilissimo, benché largamente presente, elemento compassionevole. Finalmente brava Cameron Diaz, ma lo stesso Jason Patric tutto sommato non è male; più simpatiche che memorabili le partecipazioni di Joan Cusack e Alec Baldwin. Curata (anche se furba) la colonna sonora. Bello e inaspettato il finale, valore aggiunto di un'opera che sarebbe potuta finire altrimenti nello sterminato limbo del classico, spesso scontato, melodramma all'americana.
Una pellicola meno smielata di come potrebbe apparire inizialmente, La custode di mia sorella non è il solito drammone familiare, nonostante i tentativi di far scendere la lacrimuccia abbondino e la regia sia spesso sorniona. Tuttavia si respira un'aria di concretezza, mai cinica ma neanche volta a banali illusioni. Cassavetes calca un po' la mano sul gioco di intrecci ma il risultato finale riesce anche a intrigare, senza far leva unicamente sul facilissimo, benché largamente presente, elemento compassionevole. Finalmente brava Cameron Diaz, ma lo stesso Jason Patric tutto sommato non è male; più simpatiche che memorabili le partecipazioni di Joan Cusack e Alec Baldwin. Curata (anche se furba) la colonna sonora. Bello e inaspettato il finale, valore aggiunto di un'opera che sarebbe potuta finire altrimenti nello sterminato limbo del classico, spesso scontato, melodramma all'americana.