Disconnect

Tre episodi inerenti al rapporto tra gli esseri umani e il mondo di internet. Un adolescente timido e introverso (Jonah Bobo) conosce una coetanea su facebook con cui instaura una relazione virtuale, ma si tratta soltanto di un falso profilo creato ad hoc da alcuni suoi compagni di scuola per prenderlo in giro. Una coppia in crisi coniugale (Alexander Skarsgård e Paula Patton) cade vittima di un hacker che li deruba di tutti i loro risparmi. Una giornalista (Andrea Riseborough) è decisa a fare un servizio su un gruppo di adolescenti che offre prestazioni on-line in cambio di soldi e regali.

Bullismo virtuale, clonazione di carte credito e cybersesso. Argomenti strettamente attuali che trovano posto in questo dramma corale, i cui protagonisti cercano nell'universo del web quei legami che non riescono a sviluppare nella vita di tutti i giorni. Al centro una domanda piuttosto scontata (internet è una risorsa o una minaccia?) condivisa da ognuna delle vicende messe in campo. La struttura narrativa è ben equilibrata e la lunga durata non intacca troppo la resa finale: peccato soltanto che Henry-Alex Rubin (esordiente nel cinema di finzione) perda un po' le redini del suo lavoro verso la conclusione, cadendo in alcune sbavature visive di troppo. La storia più tragica e toccante è quella dell'adolescente solitario, figura con cui in molti potrebbero immedesimarsi. Buono anche il lavoro complessivo del cast che dà un piccolo valore aggiunto a un'opera imperfetta, divisa tra riflessioni profonde e contenuti più superficiali. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il film è dedicato ad Andrew Sarris (1928-2012), grande critico cinematografico americano.