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D.N.A. – Decisamente Non Adatti
Durata
90
Formato
Cosa succede se due ex-compagni di scuola elementare, Ezechiele (Greg) e Nando (Lillo), molto diversi tra loro, si rincontrano da adulti e decidono di scambiarsi i codici genetici per migliorare le proprie vite? Tra esperimenti scientifici maldestri e hackeraggi del D.N.A. dagli effetti nefasti, i due risulteranno Decisamente Non Adatti a queste nuove vite...
I comici Lillo e Greg esordisco alla regia di un lungometraggio (fatta eccezione per una loro precedente regia, Pupazzo criminale, film per la tv) con una commedia sul più classico dei body swap, lo scambio di corpi e identità molto frequente nel cinema americano e riproposto più di recente in Italia con Moglie e marito (2017): l’inversione dei D.N.A., evocata fin dal titolo con un gioco di parole, presta tuttavia il fianco a uno sconfortante e ritrito gioco degli opposti in cui la verve del duo, al secolo Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, è davvero ai minimi storici per tempi ed efficacia. La loro consueta comicità, tentata da zampate surreali, cede il passo fin da subito a esiti piuttosto raffazzonati e pecorecci, tra battute sui “buci neri”, citazioni letterali da Frankenstein jr. (1974), inserti malamente farseschi e sequenze accostate senza nerbo le une alle altre come nel più scialbo e alimentare dei cinepanettoni. Nel cast anche Anna Foglietta in triplo ruolo femminile, di moglie (di Greg), frigida ma tentata dalla mascolinità ruspante, di proprietaria di una libreria alla quale fa la corte Lillo e di escort di cui quest'ultimo è cliente fisso: in tutti e tre i casi le macchiette proposte sono insopportabilmente calcate e ben lontane anche solo dal più stiracchiato dei sorrisi. Le “trovate” sono talmente lasciate al caso e prive di buon gusto che a un certo punto appare perfino una stantia parodia di Valeria Marini all’interno di un programma televisivo trasmesso su un’emittente, LaDiesis, il cui nome, che evoca La7, può rimandare ad alcuni sketch radiofonici e teatrali del duo. La colonna sonora spazia da suggestioni spaghetti western alle ormai consuete prese in giro della trap, presenti anche nel coevo Un figlio di nome Erasmus (2020). Il soggetto e la sceneggiatura sono di Lillo e Greg con Edoardo Falcone. Uscito direttamente on demand ad aprile 2020 in seguito alla chiusura dei cinema per l’emergenza Coronavirus.
I comici Lillo e Greg esordisco alla regia di un lungometraggio (fatta eccezione per una loro precedente regia, Pupazzo criminale, film per la tv) con una commedia sul più classico dei body swap, lo scambio di corpi e identità molto frequente nel cinema americano e riproposto più di recente in Italia con Moglie e marito (2017): l’inversione dei D.N.A., evocata fin dal titolo con un gioco di parole, presta tuttavia il fianco a uno sconfortante e ritrito gioco degli opposti in cui la verve del duo, al secolo Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, è davvero ai minimi storici per tempi ed efficacia. La loro consueta comicità, tentata da zampate surreali, cede il passo fin da subito a esiti piuttosto raffazzonati e pecorecci, tra battute sui “buci neri”, citazioni letterali da Frankenstein jr. (1974), inserti malamente farseschi e sequenze accostate senza nerbo le une alle altre come nel più scialbo e alimentare dei cinepanettoni. Nel cast anche Anna Foglietta in triplo ruolo femminile, di moglie (di Greg), frigida ma tentata dalla mascolinità ruspante, di proprietaria di una libreria alla quale fa la corte Lillo e di escort di cui quest'ultimo è cliente fisso: in tutti e tre i casi le macchiette proposte sono insopportabilmente calcate e ben lontane anche solo dal più stiracchiato dei sorrisi. Le “trovate” sono talmente lasciate al caso e prive di buon gusto che a un certo punto appare perfino una stantia parodia di Valeria Marini all’interno di un programma televisivo trasmesso su un’emittente, LaDiesis, il cui nome, che evoca La7, può rimandare ad alcuni sketch radiofonici e teatrali del duo. La colonna sonora spazia da suggestioni spaghetti western alle ormai consuete prese in giro della trap, presenti anche nel coevo Un figlio di nome Erasmus (2020). Il soggetto e la sceneggiatura sono di Lillo e Greg con Edoardo Falcone. Uscito direttamente on demand ad aprile 2020 in seguito alla chiusura dei cinema per l’emergenza Coronavirus.
