DNA formula letale

Peter Houseman (Gene Le Brock), genetista e ricercatore universitario, scopre come modificare il DNA umano e fermare il processo d'invecchiamento. Le invidie dei colleghi e l'ostilità dei superiori lo spingono a testare il siero su se stesso: l'esperimento avrà conseguenze imprevedibili e disastrose.

Prima e unica regia di George Eastman (se si esclude la collaborazione, non accreditata, con Joe D'Amato in Anno 2020 – I gladiatori del futuro del 1984) alias Luigi Montefiori, più noto come attore di (s)cult del calibro di Antropophagus (1980) e Rosso sangue (1982). L'intenzione di realizzare un horror biologico sulla scia de La mosca (1986) di David Cronenberg sarebbe anche apprezzabile e l'elemento tensivo, soprattutto nella fase preparatoria, regge discretamente: peccato che gli effetti speciali a dir poco dilettanteschi e un finale in odore di baracconata vanifichino completamente il tutto (i mezzi economici scarseggiavano, tanto che la produzione prese come attrice principale Catherine Baranov, cameriera in un albergo). Odioso il bambinetto protagonista, interpretato da Jason Arnold. Particina per Laura Gemser (una prostituta), celebre per la saga softcore Emmanuelle.