Indiana Jones e l'ultima crociata
Indiana Jones and the Last Crusade
Durata
127
Formato
Regista
Un ricco collezionista americano incarica Indiana Jones (Harrison Ford) di condurre le ricerche del Sacro Graal, il leggendario calice di Cristo nell'Ultima Cena. Sulle tracce del preziosissimo oggetto c'è anche il padre di Indiana, Henry Jones (Sean Connery) professore di storia medievale, misteriosamente scomparso in Europa durante i suoi studi.
Il terzo capitolo della saga di Indiana Jones, è il più complesso e stratificato della serie. Fulcro del film, meno sovraccarico di azione rispetto ai precedenti, è l'irresistibile dinamica conflittuale del rapporto tra Indy e suo padre, magnificamente incarnato da una icona come Sean Connery. La ricerca del Graal, simbolica ricerca delle fede e del divino, coincide per Indy con la ricerca di un ritrovato rapporto con suo padre. Secondo Steven Spielberg soltanto l'autentico James Bond poteva impersonare il padre di Indiana Jones e il risultato del film gli ha dato pienamente ragione. Splendida anche la sequenza di apertura con River Phoenix, in grado di condensare in pochi indimenticabili minuti l'intera mitopoiesi del personaggio Indiana Jones: dalla fobia per i serpenti all'utilizzo della frusta, dalla cicatrice sul mento all'inseparabile cappello Fedora. Magnifica la scelta delle location, tra Venezia, Petra e i deserti di Utah e Colorado. Nuovo grande successo commerciale. Seguito, dopo quasi vent'anni, da Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008).
Il terzo capitolo della saga di Indiana Jones, è il più complesso e stratificato della serie. Fulcro del film, meno sovraccarico di azione rispetto ai precedenti, è l'irresistibile dinamica conflittuale del rapporto tra Indy e suo padre, magnificamente incarnato da una icona come Sean Connery. La ricerca del Graal, simbolica ricerca delle fede e del divino, coincide per Indy con la ricerca di un ritrovato rapporto con suo padre. Secondo Steven Spielberg soltanto l'autentico James Bond poteva impersonare il padre di Indiana Jones e il risultato del film gli ha dato pienamente ragione. Splendida anche la sequenza di apertura con River Phoenix, in grado di condensare in pochi indimenticabili minuti l'intera mitopoiesi del personaggio Indiana Jones: dalla fobia per i serpenti all'utilizzo della frusta, dalla cicatrice sul mento all'inseparabile cappello Fedora. Magnifica la scelta delle location, tra Venezia, Petra e i deserti di Utah e Colorado. Nuovo grande successo commerciale. Seguito, dopo quasi vent'anni, da Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008).