Il drago invisibile

Il piccolo Pete (Oakes Fegley) ha perso i genitori in un tragico incidente automobilistico ed è cresciuto nella foresta insieme a un gigantesco drago di nome Elliott che l’ha aiutato a sopravvivere. Quando altri uomini si accorgono della loro presenza, per Pete potrebbe essere la possibilità di tornare ad avere una famiglia, mentre per Elliot sarà l’inizio di una serie di guai.



Remake di Elliott, il drago invisibile (1977) di Don Chaffey, questo film riprende la struttura dei classici Disney in live action per ragazzi, optando per una trama dalle linee consolidate che non rischia molto e si appoggia ai più semplici cliché narrativi. Molti passaggi sono telefonati e il rapporto d’amicizia tra Pete ed Elliott ricorda quello di tanti altri bambini cinematografici con il loro “animale” preferito: nonostante tali prevedibilità, nella prima parte il film funziona discretamente, grazie anche a un notevole apparato tecnico e ad alcune sequenze capaci di toccare corde emotive profondissime. Col passare dei minuti tutto si fa scolastico, ma per i più piccoli resterà comunque una visione educativa e appassionante. È un film per famiglie alla vecchia maniera, ricco di buoni sentimenti e di una retorica che, comunque, non infastidisce più di tanto. Il drago è stato realizzato dai maghi degli effetti speciali della neozelandese Weta Digital.