...E poi lo chiamarono il Magnifico
Durata
125
Formato
Regista
Un nobile inglese (Terence Hill), vero damerino beneducato, parte per l'America, dove il padre gli ha lasciato una cospicua eredità. L'impatto con il Far West e i suoi modi rozzi sarà violento, ma per amore della bella Candida (Yanti Somer) il visconte imparerà presto i trucchi di un vero pistolero.
Tentativo fiacco di proseguire la fortunata doppietta di Trinità (1970 e 1971) senza il sodale Bud Spencer, …E poi lo chiamarono il Magnifico sfrutta Hill e la sua abilità con le pistole, senza riuscire a raggiungere però le vette comiche dei capitoli precedenti. Dilungandosi troppo (oltre due ore) in parentesi sentimentali quando non melodrammatiche (il finale sull'oceano), Barboni perde un po' il senso della misura, non riuscendo a costruire gag divertenti come quelle a cui aveva abituato il pubblico e inevitabilmente il protagonista si porta dietro il grande vuoto lasciato da Spencer, all'epoca impegnato con Si può fare... amigo (1972), commedia buonista diretta da Maurizio Lucidi. Qualche riuscita battuta sull'imbranataggine iniziale di Hill non basta a rimpolpare un prodotto piuttosto scarno e trascurabile.
Tentativo fiacco di proseguire la fortunata doppietta di Trinità (1970 e 1971) senza il sodale Bud Spencer, …E poi lo chiamarono il Magnifico sfrutta Hill e la sua abilità con le pistole, senza riuscire a raggiungere però le vette comiche dei capitoli precedenti. Dilungandosi troppo (oltre due ore) in parentesi sentimentali quando non melodrammatiche (il finale sull'oceano), Barboni perde un po' il senso della misura, non riuscendo a costruire gag divertenti come quelle a cui aveva abituato il pubblico e inevitabilmente il protagonista si porta dietro il grande vuoto lasciato da Spencer, all'epoca impegnato con Si può fare... amigo (1972), commedia buonista diretta da Maurizio Lucidi. Qualche riuscita battuta sull'imbranataggine iniziale di Hill non basta a rimpolpare un prodotto piuttosto scarno e trascurabile.