Estasi degli angeli
Tenshi no kĹkotsu
Durata
89
Formato
Regista
Divisi in fazioni e capeggiati dai rispettivi leader, i membri di un'organizzazione militante eversiva definita “Associazione delle Quattro Stagioni” si fanno la guerra tra loro anziché collaborare per la causa della rivoluzione.
Scritto da Masao Adachi dopo il suo ritorno dal Libano e prodotto con l'ausilio della Art Theatre Guild (la casa di produzione e distribuzione di film d'arte fondata nel 1961 e nota anche con l'acronimo di ATG), Estasi degli angeli è uno dei film piĂą costosi e controversi mai realizzati da Koji Wakamatsu. Diretta prosecuzione del discorso di lotta politica intrapreso due anni prima con Sex Jack (1970), la pellicola lancia un ultimo e definitivo atto di accusa nei confronti dei gruppi eversivi organizzati (colpevoli di aver tradito la rivoluzione perché divisi e assetati di potere) e si configura come un aperto invito all'azione anarchica individuale. Fin troppo coinvolto nell'infuocata materia trattata, questa volta Wakamatsu non riesce a infondere agilità narrativa a una pellicola che risente di un impianto ideologico soffocante e che ben presto si perde in maniera compiaciuta fra verbose disquisizioni politiche e prolungate scene di sesso. Successivamente, in seguito al verificarsi di episodi di terrorismo, la ATG è stata costretta a ritirare il film dalle sale.
Scritto da Masao Adachi dopo il suo ritorno dal Libano e prodotto con l'ausilio della Art Theatre Guild (la casa di produzione e distribuzione di film d'arte fondata nel 1961 e nota anche con l'acronimo di ATG), Estasi degli angeli è uno dei film piĂą costosi e controversi mai realizzati da Koji Wakamatsu. Diretta prosecuzione del discorso di lotta politica intrapreso due anni prima con Sex Jack (1970), la pellicola lancia un ultimo e definitivo atto di accusa nei confronti dei gruppi eversivi organizzati (colpevoli di aver tradito la rivoluzione perché divisi e assetati di potere) e si configura come un aperto invito all'azione anarchica individuale. Fin troppo coinvolto nell'infuocata materia trattata, questa volta Wakamatsu non riesce a infondere agilità narrativa a una pellicola che risente di un impianto ideologico soffocante e che ben presto si perde in maniera compiaciuta fra verbose disquisizioni politiche e prolungate scene di sesso. Successivamente, in seguito al verificarsi di episodi di terrorismo, la ATG è stata costretta a ritirare il film dalle sale.