Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga
Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga
Durata
121
Formato
Regista
A Húsavík, piccola cittadina dell’Islanda, vive Lars Erickssong (Will Ferrell), un uomo che sin da bambino coltiva il sogno di diventare un cantante famoso e vincere l’Eurovision Song Contest. Assieme all’amica di sempre Sigrit (Rachel McAdams), innamorata di lui senza apparentemente essere corrisposta, forma i Fire Saga, un duo musicale che canta alle feste del paese senza ottenere grande rispetto nemmeno dai concittadini. Ma le cose potrebbero cambiare.
Scritto, prodotto e interpretato da Will Ferrell, Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga è un film totalmente cucito attorno al celebre comico americano, pronto a scatenarsi sul palco, nei panni del sognatore Lars, inanellando non poche figuracce con la sua chioma bionda e le sue ambizioni spropositate. La regia di David Dobkin (che aveva firmato 2 single a nozze in precedenza) è semplicemente “di mestiere”, una cornice decisamente scolastica a una sceneggiatura che però ha alcune cartucce da sparare: funziona infatti l’ambientazione della gara canora e l’andamento narrativo, seppur complessivamente intuibile, regala alcune sorprese piacevoli e mantiene un’aura trasognante tipica del protagonista in campo. Peccato che in troppi momenti si scada un po’ in una retorica dai buoni sentimenti, ma il film riesce comunque a intrattenere adeguatamente e a regalare qualche risata. Più di un limite c’è anche nella costruzione dei personaggi di contorno e la durata è un po’ eccessiva per un prodotto di questo tipo (siamo poco sopra le due ore), seppur il ritmo funzioni piuttosto bene e ad alcuni passaggi di stanca ne seguono altri decisamente divertenti. Distribuito direttamente su Netflix, il film ha tra i suoi produttori esecutivi anche Adam McKay, regista de La grande scommessa (2015) e di Vice – L’uomo nell’ombra (2018), che aveva però esordito dietro la macchina da presa lavorando proprio con Ferrell in Anchorman (2004).
Scritto, prodotto e interpretato da Will Ferrell, Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga è un film totalmente cucito attorno al celebre comico americano, pronto a scatenarsi sul palco, nei panni del sognatore Lars, inanellando non poche figuracce con la sua chioma bionda e le sue ambizioni spropositate. La regia di David Dobkin (che aveva firmato 2 single a nozze in precedenza) è semplicemente “di mestiere”, una cornice decisamente scolastica a una sceneggiatura che però ha alcune cartucce da sparare: funziona infatti l’ambientazione della gara canora e l’andamento narrativo, seppur complessivamente intuibile, regala alcune sorprese piacevoli e mantiene un’aura trasognante tipica del protagonista in campo. Peccato che in troppi momenti si scada un po’ in una retorica dai buoni sentimenti, ma il film riesce comunque a intrattenere adeguatamente e a regalare qualche risata. Più di un limite c’è anche nella costruzione dei personaggi di contorno e la durata è un po’ eccessiva per un prodotto di questo tipo (siamo poco sopra le due ore), seppur il ritmo funzioni piuttosto bene e ad alcuni passaggi di stanca ne seguono altri decisamente divertenti. Distribuito direttamente su Netflix, il film ha tra i suoi produttori esecutivi anche Adam McKay, regista de La grande scommessa (2015) e di Vice – L’uomo nell’ombra (2018), che aveva però esordito dietro la macchina da presa lavorando proprio con Ferrell in Anchorman (2004).