A Fistful of Fingers
A Fistful of Fingers
Durata
78
Formato
Regista
In un Far West decisamente comico, un eroe taciturno senza nome (Graham Low) e il suo fedele accompagnatore pellerossa (Martin Curtis) devono affrontare un malvagio affetto da strabismo (Oli van der Vijver).
Esordio ultra-acerbo per il britannico Edgar Wright che con questo film, pensato sui banchi universitari insieme al protagonista Graham Low, ha voluto omaggiare ironicamente il western e in particolare il cinema di Sergio Leone. Le ambizioni (seppur non troppo elevate) si scontrano con un risultato privo di coesione e fiacco, che non riesce a risultare efficace in nessun aspetto. La comicità non funziona, la confusione è eccessiva e la satira del genere (l'eroe senza nome rimanda ai cowboy eastwoodiani) si affloscia presto. Per Wright un modo per imparare a utilizzare la macchina da presa, ma gli esiti sono scadenti e del tutto dimenticabili.
Esordio ultra-acerbo per il britannico Edgar Wright che con questo film, pensato sui banchi universitari insieme al protagonista Graham Low, ha voluto omaggiare ironicamente il western e in particolare il cinema di Sergio Leone. Le ambizioni (seppur non troppo elevate) si scontrano con un risultato privo di coesione e fiacco, che non riesce a risultare efficace in nessun aspetto. La comicità non funziona, la confusione è eccessiva e la satira del genere (l'eroe senza nome rimanda ai cowboy eastwoodiani) si affloscia presto. Per Wright un modo per imparare a utilizzare la macchina da presa, ma gli esiti sono scadenti e del tutto dimenticabili.