L'alba dei morti dementi
Shaun of the Dead
Durata
99
Formato
Regista
Shaun (Simon Pegg) è un trentenne frustrato che, a causa della viscerale amicizia con il ciccione inconcludente Ed (Nick Frost) e della propria abitudinaria apatia, viene lasciato dalla fidanzata Liz (Kate Ashfield). Proprio mentre sta cercando di riprendersi, si trova a dover affrontare un'invasione di zombie.
Primo film della "Trilogia del cornetto" scritta da Wright insieme all'amico e attore feticcio Simon Pegg con l'intento di omaggiare ironicamente tre diversi generi cinematografici. In ogni pellicola c'è un cornetto di diverso sapore e in questo caso il gusto fragola richiama l'estetica gore del cinema orrorifico (contaminato con la commedia demenziale e romantica). Shaun e i suoi imbranati amici fanno i conti con i morti viventi a colpi di mazza da cricket e molotov fai da te, tra gag esilaranti e fughe precipitose. Il finale mordace riporta il genere zombie ai gloriosi fasti delle riflessioni sociali fatte dal maestro del filone George A. Romero, qui rilette in chiave sarcastica: i contaminati vengono riciclati come schiavi, ma non smettono di giocare alla Playstation. Un interessante e divertente ritratto della generazione irrisolta dei trentenni, ma anche un gustoso divertissement per tutti gli appassionati di cinema horror, con qualche ingenuità e lungaggine specialmente nelle sequenze di azione. Notevole la scena in cui, per riconquistare il proprio pub preferito, i superstiti si fingono zombie, ingannando così i veri morti viventi. Romero in persona ha apprezzato e ha chiamato la coppia Pegg/Frost a ricoprire un cameo zombie ne La terra dei morti viventi (2005).
Primo film della "Trilogia del cornetto" scritta da Wright insieme all'amico e attore feticcio Simon Pegg con l'intento di omaggiare ironicamente tre diversi generi cinematografici. In ogni pellicola c'è un cornetto di diverso sapore e in questo caso il gusto fragola richiama l'estetica gore del cinema orrorifico (contaminato con la commedia demenziale e romantica). Shaun e i suoi imbranati amici fanno i conti con i morti viventi a colpi di mazza da cricket e molotov fai da te, tra gag esilaranti e fughe precipitose. Il finale mordace riporta il genere zombie ai gloriosi fasti delle riflessioni sociali fatte dal maestro del filone George A. Romero, qui rilette in chiave sarcastica: i contaminati vengono riciclati come schiavi, ma non smettono di giocare alla Playstation. Un interessante e divertente ritratto della generazione irrisolta dei trentenni, ma anche un gustoso divertissement per tutti gli appassionati di cinema horror, con qualche ingenuità e lungaggine specialmente nelle sequenze di azione. Notevole la scena in cui, per riconquistare il proprio pub preferito, i superstiti si fingono zombie, ingannando così i veri morti viventi. Romero in persona ha apprezzato e ha chiamato la coppia Pegg/Frost a ricoprire un cameo zombie ne La terra dei morti viventi (2005).