Female Trouble
Female Trouble
Durata
89
Formato
Regista
Baltimora, anni Sessanta. La viziata e petulante Dawn (Divine) lascia la casa e la scuola, viene messa incinta, cresce una figlia arrogante e perturbata (Mink Stole), trova amori sbagliati e finisce sulla sedia elettrica.
La trashBildung idealizzata da John Waters nelle sconce fattezze della drag queen Divine valica ogni forma di eterismo diventando dolorosa e grand-guignolesca. Divine è perfetta incarnazione di un racconto di formazione imperfetto e colmo di difetti tipici del cinema di Waters: l'assemblarsi di troppi plot, la recitazione spiccatamente amatoriale di molti membri del cast che diverte per poi annoiare, una cattiveria inizialmente corrosiva ma in fondo indulgente e finalizzata a sconvolgere più che a incidere. Restano due o tre momenti di puro cult, come il rapporto sessuale tra la protagonista e un rozzo ubriacone (interpretato dalla stessa Divine) il giorno di Natale, con tanto di mutande sporche di feci, e il parto con cordone ombelicale stracciato a morsi. A parte Divine – e l'iconica Edith Massey in latex e acido in bottiglia – c'è molto poco, però.
La trashBildung idealizzata da John Waters nelle sconce fattezze della drag queen Divine valica ogni forma di eterismo diventando dolorosa e grand-guignolesca. Divine è perfetta incarnazione di un racconto di formazione imperfetto e colmo di difetti tipici del cinema di Waters: l'assemblarsi di troppi plot, la recitazione spiccatamente amatoriale di molti membri del cast che diverte per poi annoiare, una cattiveria inizialmente corrosiva ma in fondo indulgente e finalizzata a sconvolgere più che a incidere. Restano due o tre momenti di puro cult, come il rapporto sessuale tra la protagonista e un rozzo ubriacone (interpretato dalla stessa Divine) il giorno di Natale, con tanto di mutande sporche di feci, e il parto con cordone ombelicale stracciato a morsi. A parte Divine – e l'iconica Edith Massey in latex e acido in bottiglia – c'è molto poco, però.