Good Boy
Good Boy
Durata
72
Formato
Regista
Un cane fedele di nome Indy si trasferisce insieme al suo padrone Todd (Shane Jensen) in una casa isolata. Qui si troverà ad affrontare una serie di oscure presenze che minacciano il suo compagno umano.
Opera prima di Ben Leonberg, che sceglie una prospettiva narrativa estremamente già vista (la casa isolata; una maledizione che sembra albergare all’interno di quelle mura; una cantina come spazio inquietante) ma dotata di un punto di vista diverso, quello di un cane disposto a tutto pur di salvare il suo padrone e portarlo via dagli inferi in cui sta per finire. In questo horror, piccolo solo nel budget, sono molte le metafore che collegano presenze sovrannaturali a una malattia che sta portando Todd al termine della sua vita. Il paranormale come rappresentazione dell’avvento della morte, ma soprattutto il disperato tentativo di salvataggio di Indy sono i due temi principali di un prodotto malinconico e toccante. Leonberg a volte esagera in qualche passaggio iperbolico nella rappresentazione della minaccia e il montaggio a tratti è fin troppo esasperato, ma il disegno d’insieme regge per la sua originalità e per la straordinaria prova – è proprio il caso di dirlo – del cane Indy, attore e personaggio con cui è impossibile non empatizzare. Entra di diritto tra i cani cinematografici più indimenticabili di sempre.