Have a Nice Day
Hao ji le
Durata
77
Formato
Regista
In una città della Cina meridionale, una borsa contenente un milione di yuan dà inizio a un gioco al massacro tra diversi personaggi. Da un boss della malavita a un sicario professionista, passando per un ragazzo che vuole pagare un’operazione alla sua fidanzata, tutti vogliono quei soldi e saranno disposti a qualsiasi cosa pur di ottenerli.
Interessante opera seconda del cinese Liu Jian – la prima era Piercing I (2010), citata in questo film con una locandina – Have a Nice Day è una curiosa commedia nera, caratterizzata da un umorismo cinico e caustico. Se il soggetto non è così originale, la pellicola trova forza nella scrittura dei personaggi e soprattutto in un apparato visivo di buona fattura: il disegno dai tratti vintage è efficace e i fondali contribuiscono a donare al film un’atmosfera cupa e piuttosto macabra. Diviso in capitoli, Have a Nice Day è anche una riuscita riflessione (seppur non sempre approfondita al punto giusto) sulla Cina contemporanea, divisa tra una situazione di grande staticità e la speranza di un nuovo inizio, simboleggiato dalla borsa con il denaro. Un film d’animazione adulto, non per tutti i gusti, ma decisamente da vedere, che mostra come anche in Cina si possa puntare su prodotti animati di qualità. Notevole l’incipit completamente muto. Curiosità: è stato il primo lungometraggio animato cinese presentato in concorso al Festival di Berlino.
Interessante opera seconda del cinese Liu Jian – la prima era Piercing I (2010), citata in questo film con una locandina – Have a Nice Day è una curiosa commedia nera, caratterizzata da un umorismo cinico e caustico. Se il soggetto non è così originale, la pellicola trova forza nella scrittura dei personaggi e soprattutto in un apparato visivo di buona fattura: il disegno dai tratti vintage è efficace e i fondali contribuiscono a donare al film un’atmosfera cupa e piuttosto macabra. Diviso in capitoli, Have a Nice Day è anche una riuscita riflessione (seppur non sempre approfondita al punto giusto) sulla Cina contemporanea, divisa tra una situazione di grande staticità e la speranza di un nuovo inizio, simboleggiato dalla borsa con il denaro. Un film d’animazione adulto, non per tutti i gusti, ma decisamente da vedere, che mostra come anche in Cina si possa puntare su prodotti animati di qualità. Notevole l’incipit completamente muto. Curiosità: è stato il primo lungometraggio animato cinese presentato in concorso al Festival di Berlino.