Hellraiser 5: Inferno
Hellraiser: Inferno
Durata
99
Formato
Regista
Joseph Thorne (Craig Sheffer), detective drogato e adultero, entra in possesso di una misteriosa scatola che apre le porte di un demoniaco universo parallelo. Da quel momento inizia per lui un incubo che, tra efferati omicidi e agghiaccianti visioni, lo porterà a fare i conti con la sua condotta amorale.
Giunta al quinto capitolo, la saga creata dallo scrittore Clive Barker tenta un rinnovamento, mirando a rappresentare le derive della mente e del corpo («Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Questo è solo l'inferno che hai creato per te stesso»). Il risultato è piatto, ripetitivo e non certo originale (la confusa sceneggiatura, firmata da Paul Harris Boardman con il regista Scott Derrickson, saccheggia a mani basse dall'horror contemporaneo), ma la rappresentazione di un protagonista in caduta libera nelle proprie torbide ossessioni e l'atmosfera onirica, morbosa e sadica (che rimanda al primo capitolo, datato 1987), risultano a tratti disturbanti. Sempre maestosa e affascinante la figura di Pinhead, leader dei Cenobiti interpretato da Doug Bradley; James Remar è il dottor Paul Gregory. Musiche di Walter Werzowa, fotografia (troppo televisiva) di Nathan Hope.
Giunta al quinto capitolo, la saga creata dallo scrittore Clive Barker tenta un rinnovamento, mirando a rappresentare le derive della mente e del corpo («Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Questo è solo l'inferno che hai creato per te stesso»). Il risultato è piatto, ripetitivo e non certo originale (la confusa sceneggiatura, firmata da Paul Harris Boardman con il regista Scott Derrickson, saccheggia a mani basse dall'horror contemporaneo), ma la rappresentazione di un protagonista in caduta libera nelle proprie torbide ossessioni e l'atmosfera onirica, morbosa e sadica (che rimanda al primo capitolo, datato 1987), risultano a tratti disturbanti. Sempre maestosa e affascinante la figura di Pinhead, leader dei Cenobiti interpretato da Doug Bradley; James Remar è il dottor Paul Gregory. Musiche di Walter Werzowa, fotografia (troppo televisiva) di Nathan Hope.