Io sono la legge

Jared Maddox (Burt Lancaster), sceriffo della cittadina di Bannock, insegue nella vicina Sabbat un gruppo di cowboy colpevoli della morte di una anziano cittadino durante una notte di bagordi. Il senso di giustizia dell'uomo lo porterà a scontrarsi con il potente latifondista Bronson (Lee J. Cobb), fautore di un ordine costituito al di fuori degli schemi della legge, e per questo intollerabile da parte di Maddox.

Amaro e malinconico western diretto da Michael Winner, che tratteggia un'antieroica figura di tutore dell'ordine inflessibilmente devoto al proprio senso del dovere, interpretato da un ottimo Burt Lancaster. Sebbene la trama non presenti particolari elementi di originalità, il film trae forza dalla costruzione dei personaggi e dalle loro dinamiche: interessante in tal senso la figura di Maddox, sceriffo dedito al proprio servizio ma capace di un inaspettato cambio di prospettive, quando si trova costretto a rispondere con la violenza alle minacce rivolte nei suoi confronti. Un'evoluzione che porta a una cruda escalation di eventi e che annulla le già sfumate differenze tra buoni e cattivi. Interessante (anche se non particolarmente innovativa) riflessione sull'ossessione personale, che sarà alla radice de Il giustiziere della notte (1974, sempre per la regia di Winner), celata sotto gli schemi e le polverose ambientazioni del western. Corposo cast che affianca a Burt Lancaster e Lee J. Cobb gli attori Robert Ryan (Cotton Ryan) e Robert Duvall (Vernon Adams). Sceneggiatura di Gerald Wilson, colonna sonora di Jerry Fielding.