L'appartamento spagnolo
L'auberge espagnole
Durata
122
Formato
Regista
Il giovane francese Xavier (Romain Duris) ha la possibilità di ottenere un posto di lavoro al Ministero delle Finanze, ma occorre una persona che conosca alla perfezione la Spagna e la lingua iberica. Xavier si trasferisce quindi a Barcellona, condividendo un appartamento con diversi studenti, ognuno con la propria storia, le proprie radici, i propri problemi.
Primo capitolo di una trilogia che comprende Bambole russe (2005) e Rompicapo a New York (2013), il sesto lungometraggio di Cédric Klapisch (che firma anche soggetto e sceneggiatura) è, a conti fatti, un'occasione mancata. Il biglietto da visita dell'opera è però dei migliori: incipit frizzante e ricco, scelte di regia brillanti, ricerca stilistica accattivante anche in sede di montaggio. Purtroppo, però, con il passare dei minuti l'entusiasmo cala, di pari passo con il ritmo narrativo. I discorsi sulla cultura catalana e sull'indipendenza sono ormai stati scritti e ascoltati troppe volte, come del resto i dialoghi dei protagonisti, che propongono problemi e situazioni che alla lunga finiscono per annoiare. Rimane il fascino dell'ambientazione spagnola e poco altro. Grande successo di pubblico.
Primo capitolo di una trilogia che comprende Bambole russe (2005) e Rompicapo a New York (2013), il sesto lungometraggio di Cédric Klapisch (che firma anche soggetto e sceneggiatura) è, a conti fatti, un'occasione mancata. Il biglietto da visita dell'opera è però dei migliori: incipit frizzante e ricco, scelte di regia brillanti, ricerca stilistica accattivante anche in sede di montaggio. Purtroppo, però, con il passare dei minuti l'entusiasmo cala, di pari passo con il ritmo narrativo. I discorsi sulla cultura catalana e sull'indipendenza sono ormai stati scritti e ascoltati troppe volte, come del resto i dialoghi dei protagonisti, che propongono problemi e situazioni che alla lunga finiscono per annoiare. Rimane il fascino dell'ambientazione spagnola e poco altro. Grande successo di pubblico.