Il libro della giungla
The Jungle Book
Durata
78
Formato
Regista
Cresciuto nella giungla, il “ragazzo selvaggio” Mowgli tenta di sfuggire agli attacchi della feroce tigre Shere Kan e del serpente Kaa, aiutato da due consiglieri particolari: Bagheera, una pantera nera riflessiva e pragmatica che vorrebbe portare il ragazzo nel villaggio degli umani, e il simpatico orso Baloo, che lo avvicina invece a una concezione allegra e beata dell'esistenza.
Distribuito nelle sale statunitensi dieci mesi dopo la morte di Walt Disney, che aveva seguito il progetto in maniera certosina dopo i risultati (a suo dire) deludenti de La carica dei 101 (1961) e La spada nella roccia(1963), Il libro della giungla si ispira alle avventure raccontate in forma episodica nell'omonimo romanzo del premio Nobel Rudyard Kipling, e pubblicate su rivista tra il 1893 e il 1894. Le licenze della Disney rispetto alla materia letteraria sono come di consueto molteplici, ma il risultato finale è comunque validissimo: si poteva forse insistere di più sulla natura quasi programmatica dei racconti, ed estendere temporalmente l'arco cronologico-sentimentale di Mowgli (spalmato, per Kipling, lungo l'intera adolescenza del giovane), ma la factory preferisce scommettere su elementi vincenti già rodati in precedenza. E allora ecco le diatribe tra il serio Bagheera e lo spensierato Baloo, l'ipnotico Kaa, lo strepitoso re scimpanzé Luigi, protagonista di una delle sequenze musicali più divertenti dell'intero film (Voglio essere come te). Il finale, sulla carta lieto e risolutore, costituisce in realtà uno dei momenti involontariamente più strazianti del cartoon: ammaliato dalla suadente voce di una giovanotta a una fonte d'acqua, Mowgli abbandona la primordiale purezza per seguire le pulsioni della pubertà, dimenticando la felicità del passato. Tuttavia, come sostiene l'amico Bagheera, è un momento inevitabile. Candidato all'Oscar per la miglior canzone, Lo stretto indispensabile, dichiarazione di poetica e d'intenti del buon Baloo.
Distribuito nelle sale statunitensi dieci mesi dopo la morte di Walt Disney, che aveva seguito il progetto in maniera certosina dopo i risultati (a suo dire) deludenti de La carica dei 101 (1961) e La spada nella roccia(1963), Il libro della giungla si ispira alle avventure raccontate in forma episodica nell'omonimo romanzo del premio Nobel Rudyard Kipling, e pubblicate su rivista tra il 1893 e il 1894. Le licenze della Disney rispetto alla materia letteraria sono come di consueto molteplici, ma il risultato finale è comunque validissimo: si poteva forse insistere di più sulla natura quasi programmatica dei racconti, ed estendere temporalmente l'arco cronologico-sentimentale di Mowgli (spalmato, per Kipling, lungo l'intera adolescenza del giovane), ma la factory preferisce scommettere su elementi vincenti già rodati in precedenza. E allora ecco le diatribe tra il serio Bagheera e lo spensierato Baloo, l'ipnotico Kaa, lo strepitoso re scimpanzé Luigi, protagonista di una delle sequenze musicali più divertenti dell'intero film (Voglio essere come te). Il finale, sulla carta lieto e risolutore, costituisce in realtà uno dei momenti involontariamente più strazianti del cartoon: ammaliato dalla suadente voce di una giovanotta a una fonte d'acqua, Mowgli abbandona la primordiale purezza per seguire le pulsioni della pubertà, dimenticando la felicità del passato. Tuttavia, come sostiene l'amico Bagheera, è un momento inevitabile. Candidato all'Oscar per la miglior canzone, Lo stretto indispensabile, dichiarazione di poetica e d'intenti del buon Baloo.