Life Is Not a Competition, But I'm Winning
Life Is Not a Competition, But I'm Winning
Durata
78
Formato
Regista
Documentario sportivo su atlete e atleti che non rispecchiano le canoniche norme di genere.
Presentato alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, questo documentario tratta tematiche indubbiamente calde con molta delicatezza, non focalizzandosi solo su atlete contemporanee, ma analizzando anche la carriera di sportive storiche, come la velocista polacco-statunitense Stella Walsh, che presentava caratteristiche genetiche appartenenti a entrambi i sessi. Il film mostra quindi con puntualità e documentazione come il binarismo di genere non abbia mai rispecchiato l’intera complessità della realtà, e come il mondo dello sport fosse e sia tuttora impreparato a gestire al meglio questa stessa complessità. Le tematiche messe in campo sono tante e importanti e, anche se la breve durata rischia di star loro un po’ troppo stretta, sono gestite con la giusta consapevolezza. Comunque, un film intenso, sia per le storie raccontate (spesso piene di violenza e discriminazione, prima della rivalsa) sia per l’aiuto di un buon apparato visivo che utilizza bene l’alternanza di scene inedite con i filmati d’archivio.
Presentato alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, questo documentario tratta tematiche indubbiamente calde con molta delicatezza, non focalizzandosi solo su atlete contemporanee, ma analizzando anche la carriera di sportive storiche, come la velocista polacco-statunitense Stella Walsh, che presentava caratteristiche genetiche appartenenti a entrambi i sessi. Il film mostra quindi con puntualità e documentazione come il binarismo di genere non abbia mai rispecchiato l’intera complessità della realtà, e come il mondo dello sport fosse e sia tuttora impreparato a gestire al meglio questa stessa complessità. Le tematiche messe in campo sono tante e importanti e, anche se la breve durata rischia di star loro un po’ troppo stretta, sono gestite con la giusta consapevolezza. Comunque, un film intenso, sia per le storie raccontate (spesso piene di violenza e discriminazione, prima della rivalsa) sia per l’aiuto di un buon apparato visivo che utilizza bene l’alternanza di scene inedite con i filmati d’archivio.