Ma come si può uccidere un bambino?
¿Quién puede matar a un niño?
Durata
112
Formato
Regista
Tom (Lewis Fiander) ed Evelyn (Prunella Ransome), coniugi inglesi prossimi a diventare genitori, trascorrono le vacanze estive al caldo sole della Spagna. Casualmente approdati sull'isola di Almanzora, scopriranno con orrore che l'intera popolazione adulta è stata massacrata dai bambini e dovranno lottare per salvare le proprie vite.
Provocatorio e disturbante horror portatore di una visione glacialmente pessimista dell'umanità, Ma come si può uccidere un bambino? è l'adattamento del romanzo El juego de los niños pubblicato da Juan José Plans nel 1976. Le immagini iniziali, feroci e crude testimonianze di reali violenze perpetrate a danni dei più piccoli nel corso di diversi conflitti, sono un grigio preludio a un grottesco ribaltamento delle prospettive: bambini e ragazzini sorridenti, esteriore emblema dell'innocenza e della purezza, trasformati in brutali carnefici da un'inspiegabile psicosi collettiva, che li spinge a massacrare quasi per gioco gli adulti e a eseguire una simbolica condanna a morte per le innumerevoli atrocità commesse nei loro confronti nel corso della storia. Un'atmosfera di palpabile e sospesa tensione, felicemente giocata sulla contrapposizione tra la violenza raffigurata e lo sfondo pigro, indolente e abbacinato dal sole di un'isola mediterranea, soffocata dal caldo nel suo isolamento irreale e teatro di un orrore sconosciuto al resto del mondo. Pellicola coraggiosa, capace di sequenze di cinica violenza quasi a voler rispondere alla domanda insita nello stesso titolo, Ma come si può uccidere un bambino? è un esempio di cinema fortemente indipendente dal punto di vista delle tematiche e della anarchica libertà della loro rappresentazione. Sceneggiatura dello stesso regista Narciso Ibáñez Serrador, musiche di Waldo de los Ríos. Da riscoprire.
Provocatorio e disturbante horror portatore di una visione glacialmente pessimista dell'umanità, Ma come si può uccidere un bambino? è l'adattamento del romanzo El juego de los niños pubblicato da Juan José Plans nel 1976. Le immagini iniziali, feroci e crude testimonianze di reali violenze perpetrate a danni dei più piccoli nel corso di diversi conflitti, sono un grigio preludio a un grottesco ribaltamento delle prospettive: bambini e ragazzini sorridenti, esteriore emblema dell'innocenza e della purezza, trasformati in brutali carnefici da un'inspiegabile psicosi collettiva, che li spinge a massacrare quasi per gioco gli adulti e a eseguire una simbolica condanna a morte per le innumerevoli atrocità commesse nei loro confronti nel corso della storia. Un'atmosfera di palpabile e sospesa tensione, felicemente giocata sulla contrapposizione tra la violenza raffigurata e lo sfondo pigro, indolente e abbacinato dal sole di un'isola mediterranea, soffocata dal caldo nel suo isolamento irreale e teatro di un orrore sconosciuto al resto del mondo. Pellicola coraggiosa, capace di sequenze di cinica violenza quasi a voler rispondere alla domanda insita nello stesso titolo, Ma come si può uccidere un bambino? è un esempio di cinema fortemente indipendente dal punto di vista delle tematiche e della anarchica libertà della loro rappresentazione. Sceneggiatura dello stesso regista Narciso Ibáñez Serrador, musiche di Waldo de los Ríos. Da riscoprire.