Metamorfosi

“Rinascita” spirituale di Fabrizio Corona: dopo anni di eccessi e intemperanze, due anni prima dell'arresto e del carcere, il paparazzo dei VIP si dà alla meditazione, all'agopuntura e alla purificazione del corpo e dell'anima.

Aberrante operazione agiografica per il fotografo pluricondannato che tenta biecamente di ripulire la propria reputazione indelebilmente macchiata mostrandosi un uomo nuovo, dedito a tecniche di meditazione orientali e a citazioni del guru Osho. Cinematograficamente terribile (immagini fuori fuoco, audio fuori sincrono) e umanamente insopportabile, è una sequela di immagini volte a riscattare la figura di Corona, mostrato mentre fa esercizi di respirazione, riflette sulla vita, si sottopone a percorsi di rebirthing e sostanzialmente si propone come un bravo ragazzo con le sue insicurezze. Come se il penoso soggetto non bastasse, è anche girato malissimo: novanta minuti di focus autocelebrativo su Corona sono quanto di più lontano dal cinema si possa immaginare. Immondo.