La settimana della sfinge
Durata
102
Formato
Regista
Gloria (Margherita Buy) è una cameriera sognatrice, impulsiva ed esuberante, appassionata di enigmistica. Quando incontra Eolo (Paolo Hendel), un antennista donnaiolo impenitente, si innamora follemente di lui e lascia il suo lavoro per seguirlo. L'uomo, però, dopo aver passato una notte con lei, non prova più alcun interesse per la ragazza e la snobba, continuando a frequentare altre donne. Gloria non si dà per vinta e, a poco a poco, riesce a conquistarlo.
Secondo lungometraggio di Daniele Luchetti, La settimana della sfinge è una commedia leggera, dai toni sopra le righe. A tratti si riscontra una dimensione quasi fiabesca, condita di una buona dose di ironia: stavolta è la bella principessa a provarle proprio tutte per conquistare il suo principe, un playboy piacione, sempre pronto a conquistare, ma non a impegnarsi. Il regista ironizza sul diverso modo di vedere il rapporto di coppia, lavorando su due personaggi che enfatizzano e portano all'eccesso le caratteristiche maschili e femminili, ma che restano comunque credibili. La prima parte, però, è superiore alla seconda in questa pellicola scanzonata che si lascia guardare, a costo di non avere pretese eccessive.
Secondo lungometraggio di Daniele Luchetti, La settimana della sfinge è una commedia leggera, dai toni sopra le righe. A tratti si riscontra una dimensione quasi fiabesca, condita di una buona dose di ironia: stavolta è la bella principessa a provarle proprio tutte per conquistare il suo principe, un playboy piacione, sempre pronto a conquistare, ma non a impegnarsi. Il regista ironizza sul diverso modo di vedere il rapporto di coppia, lavorando su due personaggi che enfatizzano e portano all'eccesso le caratteristiche maschili e femminili, ma che restano comunque credibili. La prima parte, però, è superiore alla seconda in questa pellicola scanzonata che si lascia guardare, a costo di non avere pretese eccessive.