
Il cuore altrove
Durata
107
Formato
Regista
Anni Venti. Nello Balocchi (Neri Marcorè), timido professore ultratrentenne, viene mandato dal padre Cesare (Giancarlo Giannini) a insegnare in un liceo di Bologna. Tramite il suo compagno di stanza, il barbiere napoletano Domenico (Nino D'Angelo), conosce Angela (Vanessa Incontrada), ragazza cieca di cui si innamora immediatamente. Conquistarla non sarà affatto facile.
Commedia a sfondo sentimentale diretta da Pupi Avati, che struttura il suo protagonista modellandolo su toni sommessi e nostalgici. Timidezza, compostezza e voglia di trovare un amore per condividere il percorso di vita: un'ormai usurata poetica basata sull'inettitudine ai sentimenti da parte di personaggi inesperti e pieni di buona educazione. Ritmo catatonico (la sceneggiatura, firmata dallo stessa regista, non brilla certo per vivacità), tormenti amorosi e caratterizzazioni maldestre: Neri Marcorè risulta statico e macchiettistico, Vanessa Incontrada è totalmente fuori contesto nella sua personificazione di dama cinica e calcolatrice. Unica nota piacevolmente sorprendente, l'interpretazione di Nino D'Angelo. Una favola moralistica dalla confezione accurata, ma troppo calcolata e meccanica. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Pasquale Rachini.
Commedia a sfondo sentimentale diretta da Pupi Avati, che struttura il suo protagonista modellandolo su toni sommessi e nostalgici. Timidezza, compostezza e voglia di trovare un amore per condividere il percorso di vita: un'ormai usurata poetica basata sull'inettitudine ai sentimenti da parte di personaggi inesperti e pieni di buona educazione. Ritmo catatonico (la sceneggiatura, firmata dallo stessa regista, non brilla certo per vivacità), tormenti amorosi e caratterizzazioni maldestre: Neri Marcorè risulta statico e macchiettistico, Vanessa Incontrada è totalmente fuori contesto nella sua personificazione di dama cinica e calcolatrice. Unica nota piacevolmente sorprendente, l'interpretazione di Nino D'Angelo. Una favola moralistica dalla confezione accurata, ma troppo calcolata e meccanica. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Pasquale Rachini.