Mi sdoppio in quattro

Multiplicity

Anno

Paese

Usa

Durata

117

Formato

Regista

La vita di Doug Kinney (Michael Keaton) è freneticamente divisa fra lavoro in cantiere e famiglia: sempre di corsa, l'uomo non riesce a essere presente per i suoi cari. Dopo un violento sfogo da stress, Doug incontra un medico che sembra avere la soluzione per i suoi problemi: un clone, quasi del tutto uguale a lui, lo sostituirà al lavoro mentre lui starà a casa coi figli.

Brillante commedia dalle buone premesse, Mi sdoppio in quattro soffre un po' di stereotipizzazione quando la vicenda viene ridotta al contrasto tra i tre cloni e l'originale a causa delle spiccate differenze caratteriali e della competizione per le attenzioni della moglie: ognuno di loro rappresenta infatti un lato della personalità del protagonista, dal macho al sensibile fino all'infantile. La performance di Keaton, impegnato in un vero e proprio tour de force, è comunque di alto livello e la scrittura rimane sempre ritmata e scorrevole. Certo, il messaggio di fondo non è originale né privo di retorica hollywoodiana per famiglie (bisogna valorizzare ciò che è veramente importante nella vita, gli affetti) ma è una visione leggera e divertente. Nei panni della moglie di Kinney c'è la star della commedia romantica anni Ottanta, la malinconica Andie Mac Dowell.
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