
Mia cugina Rachele
My Cousin Rachel
Durata
98
Formato
Regista
Philip (Richard Burton), orfano che fin dalla tenera età è stato cresciuto dal cugino Ambrose (John Sutton), apprende che quest'ultimo ha sposato Rachele (Olivia de Havilland), ragazza di indubbio fascino ma anche molto misteriosa. Dopo aver ricevuto alcune lettere che riportano del comportamento sospetto della donna, Philip parte per Firenze, dove scopre che Ambrose è deceduto per un tumore. Non convinto della spiegazione dei medici, sospetta che Rachele sia la vera responsabile della morte del cugino.
Tratto dal romanzo omonimo di Daphne Du Maurier, autrice anche di Rebecca, la prima moglie (da cui Alfred Hitchcock ricaverà il suo film omonimo del 1940), è un film di atmosfera, drammatico ma con sferzanti vene noir, che scava a fondo nella psicologia dei personaggi per trasmettere allo spettatore la stessa angosciante inquietudine e quel senso di mistero che è la base di tutta l'operazione. Henry Koster dirige efficacemente una pellicola ben confezionata, che sfrutta al meglio le ottime scenografie di John DeCuir e Lyle R. Wheeler e la bella fotografia di Joseph LaShelle. Gli interpreti, inoltre, si rivelano funzionali: Richard Burton non poteva chiedere di meglio per il suo esordio in territorio americano, mentre Olivia de Havilland, già doppio premio Oscar, arricchisce il suo curriculum di un altro sfaccettato e ombroso personaggio, esaltando l'adattamento di Nunnally Johnson. Assolutamente da riscoprire.
Tratto dal romanzo omonimo di Daphne Du Maurier, autrice anche di Rebecca, la prima moglie (da cui Alfred Hitchcock ricaverà il suo film omonimo del 1940), è un film di atmosfera, drammatico ma con sferzanti vene noir, che scava a fondo nella psicologia dei personaggi per trasmettere allo spettatore la stessa angosciante inquietudine e quel senso di mistero che è la base di tutta l'operazione. Henry Koster dirige efficacemente una pellicola ben confezionata, che sfrutta al meglio le ottime scenografie di John DeCuir e Lyle R. Wheeler e la bella fotografia di Joseph LaShelle. Gli interpreti, inoltre, si rivelano funzionali: Richard Burton non poteva chiedere di meglio per il suo esordio in territorio americano, mentre Olivia de Havilland, già doppio premio Oscar, arricchisce il suo curriculum di un altro sfaccettato e ombroso personaggio, esaltando l'adattamento di Nunnally Johnson. Assolutamente da riscoprire.