Mission: Impossible - The Final Reckoning

Mission: Impossible - The Final Reckoning

Anno

Paese

Usa

Durata

169

Formato

L'Entità è a un passo dalla conquista del mondo e gli arsenali nucleari delle superpotenze sono sotto scacco. Ethan Hunt (Tom Cruise), insieme alla sua squadra di fedelissimi, è coinvolto in una nuova missione impossibile, dal cui esito dipende il destino di tutta l'umanità. 

Dopo quasi trent'anni e sette film alle spalle, la saga di Mission: Impossible giunge a una fase probabilmente inevitabile, in cui a essere centrale è una nostalgica autoanalisi metacinematografica. In linea con i capitoli precedenti della saga, Final Reckoning mette in scena le gesta di un autentico "supereroe" contemporaneo, che pur non avendo in dote poteri soprannaturali riesce a sfidare le leggi della fisica con avventure oltre ogni possibile immaginazione. Con il passare degli anni, Tom Cruise ha saputo esaltare il personaggio di Ethan Hunt mettendosi in gioco in maniera totale, gettando sempre il cuore oltre l'ostacolo sia come star dei giorni nostri, sia come uomo di azione legato a un cinema analogico destinato, forse, a estinguersi in breve tempo. Se i pericoli derivanti dall'evoluzione dell'intelligenza artificiale facevano già parte dell'impianto concettuale del precedente Dead Reckoning (2023), qui ad assumere un ruolo cruciale è la volontà di dare vita a una grande riflessione sullo scorrere del tempo e su quanto le nostre vite siano il risultato delle scelte che facciamo. Ecco riapparire sullo schermo frammenti e scene prese dagli altri film del franchise, in un viaggio dei sentimenti che parte non senza qualche incertezza, tra sequenze posticce e una certa sensazione di precarietà narrativa, per poi decollare verso vette di vertigine forse mai raggiunte al cinema prima d'ora. Un film lucidamente ancorato alla contemporaneità, che parla anche di scenari geopolitici non distanti dalla realtà al di fuori della pellicola, dove la salvaguardia del Bene comune sovrasta ogni interesse personale o nazionale. Dall'iconica scena iniziale della consegna della "missione impossibile", che qui diventa un agghiacciante report dettato dalla voce senz'anima di una identità immateriale, all'atmosfera crepuscolare che avvolge il protagonista, Final Reckoning sfida dall'interno le consuete dinamiche usa e getta del cinema pop ad altissimo budget (senza raggiungere la portata teorica di No Time to Die, tanto per parlare di miti giunti a un ipotetico capolinea), dando vita a una forma di spettacolo di grande impatto emotivo che non trascura momenti di autentico romanticismo. Straordinaria la lunga sequenza sott'acqua nelle gelide acque nei pressi del Polo Nord, così come l'incredibile volo nei cieli del Sudafrica. All'inizio del film, Hunt chiede al Presidente degli Stati Uniti che gli venga riposta fiducia un'ultima volta, proprio come se Cruise facesse questa richiesta al pubblico, consapevole di dover necessariamente fare i conti con gli anni che passano. Presentato fuori concorso ala Festival di Cannes.


Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica