Nessuna qualità agli eroi
Durata
102
Formato
Regista
Bruno (Bruno Todeschini), broker assicurativo di Torino che ha scoperto da poco di essere sterile, ha un debito con uno strozzino. Il suo usuraio muore in circostanze non chiare, ma non basta a fargli tirare un sospiro di sollievo. Nella sua vita, infatti, arriva Luca (Elio Germano), figlio dello strozzino al corrente dei suoi guai economici.
Atmosfere claustrofobiche e inquietanti fanno da sfondo a questo secondo lavoro di Paolo Franchi, un confronto tutto al maschile e senza mezze misure tra personalità disturbate che si riflettono l'una nell'altra. Un viaggio tortuoso e asfittico nella mente umana, che incede per sottrazione, con incombenti silenzi, toni cupi e una messa in scena morbosa e mai sfacciatamente costruita. Le ambizioni autoriali di Franchi reggono (in parte) dal punto di vista stilistico ma naufragano miseramente sul versante dei contenuti. Musica, dialoghi e scenografie sembrano quasi non comunicare tra loro, in un clima volutamente alienante che nasconde soltanto un imbarazzante vuoto di scrittura. I virtuosistici tagli delle inquadrature, ostentati senza ritegno, sono puro esercizio di stile. Tra attori di alto livello, spicca Elio Germano, che offre anche un fugace nudo frontale integrale. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Atmosfere claustrofobiche e inquietanti fanno da sfondo a questo secondo lavoro di Paolo Franchi, un confronto tutto al maschile e senza mezze misure tra personalità disturbate che si riflettono l'una nell'altra. Un viaggio tortuoso e asfittico nella mente umana, che incede per sottrazione, con incombenti silenzi, toni cupi e una messa in scena morbosa e mai sfacciatamente costruita. Le ambizioni autoriali di Franchi reggono (in parte) dal punto di vista stilistico ma naufragano miseramente sul versante dei contenuti. Musica, dialoghi e scenografie sembrano quasi non comunicare tra loro, in un clima volutamente alienante che nasconde soltanto un imbarazzante vuoto di scrittura. I virtuosistici tagli delle inquadrature, ostentati senza ritegno, sono puro esercizio di stile. Tra attori di alto livello, spicca Elio Germano, che offre anche un fugace nudo frontale integrale. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.