Sumurun
Sumurun
Durata
103
Formato
Regista
Un giovane sceicco (Carl Clewing) si innamora di Sumurun (Jenny Hasselqvist), moglie favorita del padre (Paul Wegener). Ma Sumurun non prova nessun interesse per nessuno dei due uomini, attratta invece dal giovane mercante Nur-al-Din (Harry Liedtke). Nel frattempo Yannaia (Pola Negri), lasciva danzatrice di strada, fa di tutto per entrare a far parte dell'harem dello sceicco e rifiuta l'amore di Yeggar (Ernst Lubitsch), un mendicante gobbo.
Da una pantomima orientale di Fridrich Freska, un kolossal in cui il gigantismo scenografico e produttivo non riesce a sopperire a una esiziale mancanza di respiro epico. Si assiste straniti e attoniti a un prodotto così anomalo all'interno della produzione lubitschiana: non tanto per il genere affrontato, quanto per la sorprendente aridità della messa in scena (tanto sontuosa quanto fredda e impersonale), per la macchinosità dell'intreccio e per l'artificiosità della recitazione. Un mesto prodotto su commissione, povero di idee e di sostanza, confezionato con diligenza ma privo di vigore, ritmo e soluzioni inventive capaci di riscattare un mediocre e prolisso melodramma di second'ordine. Ultimo film in cui Lubitsch compare in qualità di attore.
Da una pantomima orientale di Fridrich Freska, un kolossal in cui il gigantismo scenografico e produttivo non riesce a sopperire a una esiziale mancanza di respiro epico. Si assiste straniti e attoniti a un prodotto così anomalo all'interno della produzione lubitschiana: non tanto per il genere affrontato, quanto per la sorprendente aridità della messa in scena (tanto sontuosa quanto fredda e impersonale), per la macchinosità dell'intreccio e per l'artificiosità della recitazione. Un mesto prodotto su commissione, povero di idee e di sostanza, confezionato con diligenza ma privo di vigore, ritmo e soluzioni inventive capaci di riscattare un mediocre e prolisso melodramma di second'ordine. Ultimo film in cui Lubitsch compare in qualità di attore.