La nipote
Durata
92
Formato
Regista
Adele (Francesca Muzio), espulsa dal collegio, cerca ospitalità presso lo zio Luigi (Daniele Vargas), sessuomane impotente con moglie fedifraga (Annie Carol Edel) e figlio represso (Roberto Proietti) a carico. Perderà presto la sua aura timida e angelicata, seducendo uno a uno tutti gli uomini della casa.
Ritratto provinciale al vetriolo: il regista Nello Rossati, sfoggiando una tecnica da manuale (movimenti di macchina studiati, inquadrature funzionali a far cogliere ogni significante dettaglio), fornisce un'amara rappresentazione della tipica famiglia piccolo-borghese, tra meschinerie, inganni e tradimenti. L'apparente leggerezza e il ritmo frizzante nascondono sprazzi di feroce crudeltà («Senza di me saresti una disgraziata come tua madre», dice tagliente Annie Carol Edel a Francesca Muzio) e una visione morbosa dell'erotismo (il figlio che proietta su Adele il desiderio nei confronti della matrigna): e il beffardo finale (il banchetto di nozze come preludio a una ritrovata, ipocrita quotidianità) fa sorridere a denti stretti. Qualche lungaggine di troppo, comunque, nella parte centrale. Orchidea de Santis è la focosa servetta Doris e regala alcuni apprezzabili nudi; più vestite, ma decisamente eccitanti, Francesca Muzio e Annie Carol Edel. Soggetto e sceneggiatura di Giacomo Gramegna, musiche di Carlo Savina.
Ritratto provinciale al vetriolo: il regista Nello Rossati, sfoggiando una tecnica da manuale (movimenti di macchina studiati, inquadrature funzionali a far cogliere ogni significante dettaglio), fornisce un'amara rappresentazione della tipica famiglia piccolo-borghese, tra meschinerie, inganni e tradimenti. L'apparente leggerezza e il ritmo frizzante nascondono sprazzi di feroce crudeltà («Senza di me saresti una disgraziata come tua madre», dice tagliente Annie Carol Edel a Francesca Muzio) e una visione morbosa dell'erotismo (il figlio che proietta su Adele il desiderio nei confronti della matrigna): e il beffardo finale (il banchetto di nozze come preludio a una ritrovata, ipocrita quotidianità) fa sorridere a denti stretti. Qualche lungaggine di troppo, comunque, nella parte centrale. Orchidea de Santis è la focosa servetta Doris e regala alcuni apprezzabili nudi; più vestite, ma decisamente eccitanti, Francesca Muzio e Annie Carol Edel. Soggetto e sceneggiatura di Giacomo Gramegna, musiche di Carlo Savina.