Bebè mania

Dall'incontro casuale tra Duffy (Gene Wilder), fumettista di successo, e la barista Meg (Christine Lahti), nasce una storia d'amore che inciampa sulle difficoltà del far nascere un figlio. Le incomprensioni porteranno a litigi e alla separazione, ma i sentimenti reciproci saranno duri a morire.

Leonard Nimoy tenta la strada della commedia sentimentale, puntando sul volto naturalmente simpatico di Gene Wilder e mettendo alla berlina le tipiche nevrosi di una coppia moderna nella frenetica New York di inizio anni Novanta. Nonostante la classe del protagonista e una cast adatto al tipo di film realizzato, la sceneggiatura e conseguentemente la visione rimangono impantanate in un groviglio di sentimentalismo, zuccherosità e melassa e si trascinano fino a un prevedibile finale senza sorpresa alcuna. Superficiale e fastidiosamente rassicurante: decisamente evitabile per chi abbia almeno una minima percentuale di cinismo nel proprio DNA. Sceneggiatura di Norman Steinberg e David Frankel, da un articolo pubblicato dallo scrittore Bob Greene. Musiche di Miles Goodman.