Opopomoz

Sua Profondità, il diavolo, vuole ostacolare la nascita del Bambin Gesù. Per farlo, deve convincere un umano colmo di sentimenti negativi a giungere nella Betlemme dell'anno zero e impedire l'evento. Affida così la missione di individuare il prescelto a tre piccoli demoni pasticcioni e questi lo trovano in Rocco, un bambino geloso della nascita del fratellino. Dopo il suo arrivo in Galilea, il bimbo capirà l'errore e salverà il Natale.

Enzo d'Alò prova a misurarsi con la favola natalizia, ma l'esperimento delude. Ambientato nella città di provenienza del regista, Napoli, il film si affida ai luoghi comuni e non approfondisce i personaggi: perfino i tre simpatici diavoletti, cui è affidato il ruolo di divertire e combinare guai, non convincono completamente. Il film scorre piatto, confermando l'idea di trovarsi di fronte a un'occasione mancata. Lo stile che caratterizza d'Alò, con i colori pastello, le linee morbide e i tempi lunghi, rimane, ma appannato. Primo soggetto originale per il regista d'animazione: la sceneggiatura è dello stesso d'Alò con Furio e Giacomo Scarpelli, mentre i dialoghi sono stati curati dalla coppia Dose e Presta del programma radiofonico Il ruggito del coniglio . Il cast di voci è d'eccezione: John Turturro, Silvio Orlando, Vincenzo Salemme, Oreste Lionello, Tonino Accolla e Fabio Volo. Musiche di Pino Daniele.