Storia d'amore
Premi Principali
Coppa Volpi per la miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia 1986
Durata
109
Formato
Regista
Bruna (Valeria Golino) è una giovane abitante delle borgate romane, che vive faticosamente grazie a un lavoro per un'impresa di pulizie e nella routine del proprio rapporto insoddisfacente con Sergio (Blas Roca-Rey). L'incontro con Mario (Livio Panieri) farà nascere una relazione clandestina, che sconvolgerà l'esistenza di Bruna sino a tragiche conseguenze.
Non va a buon fine il tentativo di Francesco Maselli (anche sceneggiatore con Fiore De Rienzo) di costruire un moderno dramma esistenziale, né convince la critica ai pregiudizi e alle convenzioni sociali penalizzanti nei confronti della figura femminile. Attraverso la gratuita esposizione di una sensualità poco incisiva e non giustificata, il regista intende mostrare pulsioni segrete finalmente messe alla luce per spezzare le catene di un'esistenza grigia e incanalata su binari di triste prevedibilità. La scelta, da parte di Bruna, di ricomporre un nucleo pseudofamiliare, versione deviata e socialmente inaccettabile di un rapporto a due, è destinata a naufragare e a isolare la donna, a fronte di un inatteso spirito di collaborazione fra Sergio e Mario, dalle valenze quasi maschiliste. Un pasticcio di luoghi comuni e pretese intellettuali, coraggioso negli intenti e a tratti persino affascinante, ma dai risultati fiacchi e penalizzato da una recitazione non all'altezza. Nonostante tutto, Maselli ottenne nel 1986 il Gran premio della giuria alla Mostra del cinema di Venezia e Valeria Golino fu premiata per la miglior interpretazione femminile. Musiche di Giovanna Marini.
Non va a buon fine il tentativo di Francesco Maselli (anche sceneggiatore con Fiore De Rienzo) di costruire un moderno dramma esistenziale, né convince la critica ai pregiudizi e alle convenzioni sociali penalizzanti nei confronti della figura femminile. Attraverso la gratuita esposizione di una sensualità poco incisiva e non giustificata, il regista intende mostrare pulsioni segrete finalmente messe alla luce per spezzare le catene di un'esistenza grigia e incanalata su binari di triste prevedibilità. La scelta, da parte di Bruna, di ricomporre un nucleo pseudofamiliare, versione deviata e socialmente inaccettabile di un rapporto a due, è destinata a naufragare e a isolare la donna, a fronte di un inatteso spirito di collaborazione fra Sergio e Mario, dalle valenze quasi maschiliste. Un pasticcio di luoghi comuni e pretese intellettuali, coraggioso negli intenti e a tratti persino affascinante, ma dai risultati fiacchi e penalizzato da una recitazione non all'altezza. Nonostante tutto, Maselli ottenne nel 1986 il Gran premio della giuria alla Mostra del cinema di Venezia e Valeria Golino fu premiata per la miglior interpretazione femminile. Musiche di Giovanna Marini.