La Pointe-Courte
La Pointe-Courte
Durata
86
Formato
Regista
Nel villaggio di pescatori di Pointe Courte, lui (Philippe Noiret) e lei (Silvia Monfort) stanno per mettere fine al loro rapporto. Attorno ai loro dolori, il borgo muta, si trasforma, vive. La loro relazione, forse, ne uscirà irrobustita.
Adorabile, serioso esordio nel lungometraggio di Agnès Varda, che denuncia subito la sua matrice romantico-intellettuale fin dalla scena d'apertura, una meravigliosa sequenza immersa nel lattiginoso bianco e nero forgiato dalla fotografia di Louis Soulanes, Paul Soulignac e Louis Stein. Un duello di sentimenti e riflessioni di insolita e vorace pertinenza: due attori appropriati e una regia che sa vibrare sono i fiori all'occhiello di un prodotto di delicata grandezza, che lascia subito presagire il fervore artistico della sua autrice. Aiutato dal montaggio di monsieur Alain Resnais – e si vede – è un imperdibile, dolente e quasi aggrottato, film a tesi. O meglio, a blocchi mai contrapposti tra loro: da una parte il deteriorarsi (inevitabile?) di un discorso amoroso a frammenti, dall'altra il mutevole cambiamento culturale, storico e naturale del borgo di pescatori accanto a loro. Un grande debutto.