Picciridda – Con i piedi nella sabbia
Durata
95
Formato
Regista
Isola di Favignana, anni '60. Lucia (Marta Castiglia) è una bambina di 11 anni: i suoi genitori sono emigrati in Francia nella speranza di trovare un lavoro e la piccola vive insieme alla nonna Maria (Lucia Sardo), la quale coltiva un astio profondo nei confronti della sorella. La bambina è determinata a scoprire cosa o chi abbia fatto incrinare così bruscamente i rapporti tra le due donne: ciò che non sa, tuttavia, è che nascondendole la verità sua nonna non ha fatto altro che proteggerla.
Tratto dal romanzo omonimo di Catena Fiorello, sorella dell’attore Beppe e dello showman Rosario, Picciridda propone un racconto di formazione piuttosto convenzionale su una ragazzina cresciuta in un’isola siciliana e in un contesto culturale privo di vie di fuga e sbocchi nei quali lasciar filtrare un percorso di maturazione sganciato da costrizioni e vincoli. Il film diretto da Paolo Licata si adagia in maniera prevedibile su tutti i canoni di un modello di narrazione sicuramente abusato, focalizzandosi su un’educazione restrittiva e su ciò che ne deriva. Il risultato è senz’altro patinato e troppo sbilanciato verso le svirgolate retoriche e sentimentali, ma la forma scelta si dimostra in più di un’occasione adeguata al tipo di storia ed è funzionale anche la volontà di porre l’accento soprattutto sul dialogo tra la piccola Lucia e la nonna, Donna Maria, interpretata da una valida caratterista come Lucia Sardo. Molti spunti suggeriti appaiono comunque acerbi e troppo didascalici nella loro levigata letteralità (sulla falsariga del sottotitolo Con i piedi nella sabbia) e da tali prerogative non può che venir fuori una visione innocua e con un’impaginazione formale non proprio impeccabile a livello di respiro cinematografico. Presentato al 65esimo Taormina Film Festival, in cui la giovanissima Marta Castiglia è stata premiata come miglior attrice emergente, il film ha ricevuto il plauso di Oliver Stone.
Tratto dal romanzo omonimo di Catena Fiorello, sorella dell’attore Beppe e dello showman Rosario, Picciridda propone un racconto di formazione piuttosto convenzionale su una ragazzina cresciuta in un’isola siciliana e in un contesto culturale privo di vie di fuga e sbocchi nei quali lasciar filtrare un percorso di maturazione sganciato da costrizioni e vincoli. Il film diretto da Paolo Licata si adagia in maniera prevedibile su tutti i canoni di un modello di narrazione sicuramente abusato, focalizzandosi su un’educazione restrittiva e su ciò che ne deriva. Il risultato è senz’altro patinato e troppo sbilanciato verso le svirgolate retoriche e sentimentali, ma la forma scelta si dimostra in più di un’occasione adeguata al tipo di storia ed è funzionale anche la volontà di porre l’accento soprattutto sul dialogo tra la piccola Lucia e la nonna, Donna Maria, interpretata da una valida caratterista come Lucia Sardo. Molti spunti suggeriti appaiono comunque acerbi e troppo didascalici nella loro levigata letteralità (sulla falsariga del sottotitolo Con i piedi nella sabbia) e da tali prerogative non può che venir fuori una visione innocua e con un’impaginazione formale non proprio impeccabile a livello di respiro cinematografico. Presentato al 65esimo Taormina Film Festival, in cui la giovanissima Marta Castiglia è stata premiata come miglior attrice emergente, il film ha ricevuto il plauso di Oliver Stone.