Racconti romani
Durata
97
Formato
Regista
Alvaro (Franco Fabrizi), Otello (Antonio Cifariello), Spartaco (Giancarlo Costa) e Mario (Maurizio Arena) sono quattro ragazzi che ricorrono a vari espedienti e a diversi improbabili lavori per racimolare un po' di denaro e acquistare così un camioncino a rate.
L'espediente più riuscito del film è il modo in cui la vicenda dei quattro protagonisti faccia da collante per unire alcuni racconti di Moravia, dalla cui raccolta omonima il film è tratto. Siamo tuttavia lontani sia dal Fellini de I vitelloni (1953) sia dai successivi Poveri ma belli (1957) di Dino Risi. De Sica e Totò forniscono le uniche aperture degne di nota. Rimane poco anche del soggetto letterario, nonostante la sceneggiatura sia opera delle migliori penne del cinema italiano: Sergio Amidei, Age & Scarpelli, Francesco Rosi, insieme allo stesso Moravia. Tuttavia il film vinse due David di Donatello (alla sua prima edizione, 1956): al regista Franciolini e al produttore Niccolò Thedoldi.
L'espediente più riuscito del film è il modo in cui la vicenda dei quattro protagonisti faccia da collante per unire alcuni racconti di Moravia, dalla cui raccolta omonima il film è tratto. Siamo tuttavia lontani sia dal Fellini de I vitelloni (1953) sia dai successivi Poveri ma belli (1957) di Dino Risi. De Sica e Totò forniscono le uniche aperture degne di nota. Rimane poco anche del soggetto letterario, nonostante la sceneggiatura sia opera delle migliori penne del cinema italiano: Sergio Amidei, Age & Scarpelli, Francesco Rosi, insieme allo stesso Moravia. Tuttavia il film vinse due David di Donatello (alla sua prima edizione, 1956): al regista Franciolini e al produttore Niccolò Thedoldi.