Saxofone
Durata
89
Formato
Regista
Fiorenza (Mariangela Melato), sposata al superficiale ed egoista Fabrizio (Teo Teocoli), è insoddisfatta del suo matrimonio. L'incontro con Sax (Renato Pozzetto), strampalato sassofonista, le darà l'illusione di cambiare vita, ma non tutto è come sembra.
Sconclusionata commedia in cui Renato Pozzetto (regista e interprete) dimostra una buona dose di egocentrismo e presunzione. Lo script punta allo straniamento, giustapponendo una serie di gag prive di qualunque senso logico (Sax che si esibisce in deliranti monologhi sui tram e che duetta con un prete, interpretato dallo storico collega Cochi Ponzoni): ma l'assenza di continuità si fa sentire e il giochino, a lungo andare, mostra la corda. Alcuni momenti, comunque, sono talmente assurdi da strappare qualche risata (il protagonista che, in risposta alla scritta su un manifesto «Ti aspettiamo a Mosca!», scrive «Non so se posso venire»). Impacciata e fuori parte Mariangela Melato. Massimo Boldi è il pugile, Diego Abatantuono è il cliente della trattoria. Scanzonate musiche di Enzo Jannacci, che firma anche la sceneggiatura con Pozzetto, Ponzoni e Giuseppe Viola.
Sconclusionata commedia in cui Renato Pozzetto (regista e interprete) dimostra una buona dose di egocentrismo e presunzione. Lo script punta allo straniamento, giustapponendo una serie di gag prive di qualunque senso logico (Sax che si esibisce in deliranti monologhi sui tram e che duetta con un prete, interpretato dallo storico collega Cochi Ponzoni): ma l'assenza di continuità si fa sentire e il giochino, a lungo andare, mostra la corda. Alcuni momenti, comunque, sono talmente assurdi da strappare qualche risata (il protagonista che, in risposta alla scritta su un manifesto «Ti aspettiamo a Mosca!», scrive «Non so se posso venire»). Impacciata e fuori parte Mariangela Melato. Massimo Boldi è il pugile, Diego Abatantuono è il cliente della trattoria. Scanzonate musiche di Enzo Jannacci, che firma anche la sceneggiatura con Pozzetto, Ponzoni e Giuseppe Viola.