Rock Machine

Vincent Vacarri (Ray Sharkey) è un cantautore dilettante, ma è anche e soprattutto un giovane manager, il cui unico desiderio è quello di scoprire la prossima stella della musica. Dopo varie ricerche nei locali, incontra Tomaso DeLorusso (Paul Land), talentuoso sassofonista, e lo convince a lasciare il suo strumento in favore del microfono.

La lotta per emergere dai sobborghi, la disperata ricerca della fama a ogni costo, la voglia di creare e plasmare qualcosa in grado di produrre arte e acquisire maggior potere: sono questi gli obiettivi di Vincent Vacarri, figura fittizia ispirata a Bob Marcucci, promoter ingaggiato anche come consulente tecnico per il film esordio alla regia di Taylor Hackford. Dalla trama non originalissima, ma dalla costruzione efficace, il film restituisce quel senso di desiderio e di mania compulsiva che attanaglia il protagonista; la struttura, in ogni caso, risulta decisamente scolastica e l'esaltazione di un'epoca musicale (il rock anni Cinquanta) non poco forzata. Nomination ai Golden Globe come miglior film commedia/musical, mentre Ray Sharkey conquistò la statuetta come miglior attore.