Exiled
Fong juk
Durata
110
Formato
Regista
Ritiratosi con la propria moglie in cerca di una vita tranquilla, il gangster Wo (Nick Cheung) si trova faccia a faccia con i suoi vecchi compagni assoldati dal suo ex capo per assassinarlo. Ma il legame che li unisce è più forte di qualsiasi ordine impartito.
Ambientato a Macao nel 1998, poco prima che l'ex colonia portoghese andasse sotto la giurisdizione della Cina, Exiled è, come The Mission (1999) qualche anno prima, la quintessenza del cinema gangster di Johnnie To. Con la pellicola precedente ha più di un punto in comune (lo stesso nucleo di attori e le medesime dinamiche che si instaurano tra i protagonisti) e il risultato è altrettanto elegante e raffinato. Gli scontri a fuoco, compreso quello nello splendido incipit, si trasformano in balletti magnificamente coreografati, il ritmo è costante e persino i dialoghi sono curati e scritti con grande attenzione. I riferimenti sono molti (il cinema di John Woo compreso) e il risultato è un western travestito da noir che omaggia Sergio Leone e Il mucchio selvaggio (1969) di Sam Peckinpah. Una goduria, per i fan del cinema di Hong Kong e non solo.
Ambientato a Macao nel 1998, poco prima che l'ex colonia portoghese andasse sotto la giurisdizione della Cina, Exiled è, come The Mission (1999) qualche anno prima, la quintessenza del cinema gangster di Johnnie To. Con la pellicola precedente ha più di un punto in comune (lo stesso nucleo di attori e le medesime dinamiche che si instaurano tra i protagonisti) e il risultato è altrettanto elegante e raffinato. Gli scontri a fuoco, compreso quello nello splendido incipit, si trasformano in balletti magnificamente coreografati, il ritmo è costante e persino i dialoghi sono curati e scritti con grande attenzione. I riferimenti sono molti (il cinema di John Woo compreso) e il risultato è un western travestito da noir che omaggia Sergio Leone e Il mucchio selvaggio (1969) di Sam Peckinpah. Una goduria, per i fan del cinema di Hong Kong e non solo.