Sotto le nuvole
Durata
115
Formato
Regista
Tra il Golfo di Napoli e il Vesuvio, la terra talvolta trema, le fumarole dei Campi Flegrei segnano l’aria. Le rovine sottostanti, le ville romane ormai subacquee, Pompei, Ercolano, raccontano un futuro che c’era, sepolto dal tempo. Sulle tracce della Storia, delle memorie del sottosuolo, in bianco e nero, una Napoli meno conosciuta si popola di vite.
«Ho girato e vissuto per tre anni all’orizzonte del Vesuvio cercando le tracce della Storia, lo scavo del tempo, ciò che resta della vita di ogni giorno»: così Gianfranco Rosi ha presentato questo suo documentario, incentrato sui tanti abitanti che attraversano le nuvole che passano sopra il Vesuvio. Turisti, archeologi, protezione civile che riceve le telefonate di chi è in difficoltà: Rosi riempie il suo lungometraggio di tanti volti umani, puntando però anche sulle immagini del cinema del passato e su un’accurata fotografia in bianco e nero. Richiamando in parte il lavoro fatto con Sacro GRA (2013), documentario vincitore del Leone d’oro a Venezia e incentrato sul Grande Raccordo Anulare, Rosi costruisce una panoramica di parole e situazioni, riuscendo a interessare, ma anche rischiando di non dare il giusto equilibrio ai vari elementi che ha ripreso e che ha scelto di tenere al montaggio. Il film è così fin troppo slegato e finisce per risultare decisamente prolisso, nonostante la fotografia sia elegante e non manchino diversi spunti su cui riflettere al termine della visione. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025.