Tre storie di tre coppie che vivono in tre città diverse: New York, Parigi e Roma. Le coppie, in apparenza molto diverse l'una dall'altra, hanno in realtà molto in comune.

Al suo quarto lungometraggio, Paul Haggis mette in scena una storia sulle relazioni d'amore nel nuovo millennio. Il riferimento può essere Crash – Contatto fisico (2004), il suo esordio dietro la macchina da presa, che mescolava diverse vicende ambientate a Los Angeles. In questo caso, però, il regista e sceneggiatore alza il tiro, punta troppo in alto e il suo lungometraggio finisce presto per perdere l'equilibrio e cadere. Melodramma sciocco e pretenzioso, Third Person è un film che rimane per tutta la sua durata in attesa di una scintilla che non si accende mai: la pazienza richiesta è altissima, ma non ne vale affatto la pena. Inconcludente e affossato da un'estetica di pessima fattura, vive di un messaggio (l'evoluzione dei rapporti amorosi) banalissimo e il tutto risulta freddo e scontato. Sostanzialmente inutile. Persino il ricco cast è completamente spaesato.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica