Toto le héros – Un eroe di fine millennio
Toto le héros
Durata
91
Formato
Regista
Thomas (Michel Bouquet), anziano pieno di rimpianti che giace in una lugubre casa di riposo, è ossessionato dal desiderio di vendetta verso il suo vecchio vicino di casa Alfred (Peter Böhlke): crede di essere stato scambiato alla nascita proprio con quest'ultimo in seguito a un incendio in ospedale e lo incolpa di tutte le disgrazie che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita, compresa la morte della giovane sorellina Alice (Sandrine Blancke). Ricordi, realtà e sogni si confonderanno nella sua mente.
Film d'esordio di Jaco Van Dormael, che ottenne la Camera d'or per la miglior opera prima al Festival di Cannes. Al suo interno ci sono tutti i temi essenziali che da qui in poi non abbandoneranno più la filmografia del regista: l'uso ossessivo della voce fuoricampo (non sempre portatrice di verità oggettive), una certa predilezione verso la narrazione non lineare della storia, una forte componente onirica nelle immagini descritte e filmate, nonché una sensibilità particolare riservata alle malattie mentali. Non è un mistero l'influenza di artisti come Federico Fellini, René Magritte o Georges Méliès: affascinante e originale, anche se il gusto, tutto personale e quasi morboso, per il sistema a puzzle della storia risulta a tratti ridondante e non sempre funzionale. Ottime le musiche firmate da Pierre Van Dormael, fratello del regista.
Film d'esordio di Jaco Van Dormael, che ottenne la Camera d'or per la miglior opera prima al Festival di Cannes. Al suo interno ci sono tutti i temi essenziali che da qui in poi non abbandoneranno più la filmografia del regista: l'uso ossessivo della voce fuoricampo (non sempre portatrice di verità oggettive), una certa predilezione verso la narrazione non lineare della storia, una forte componente onirica nelle immagini descritte e filmate, nonché una sensibilità particolare riservata alle malattie mentali. Non è un mistero l'influenza di artisti come Federico Fellini, René Magritte o Georges Méliès: affascinante e originale, anche se il gusto, tutto personale e quasi morboso, per il sistema a puzzle della storia risulta a tratti ridondante e non sempre funzionale. Ottime le musiche firmate da Pierre Van Dormael, fratello del regista.