Toxic
Akiplesa
Durata
99
Formato
Regista
Sognando una fuga dalla desolazione della loro città natale, due adolescenti stringono un legame unico in una scuola di modelle locale, dove per ottenere una vita migliore spingono i loro corpi ai limiti estremi.
Con uno stile visivo che predilige inquadrature geometriche e fisse (che possono ricordare il primo e miglior Seidl), Saulé Bliuvaité ci trasporta in una provincia disagiata, abitata da adolescenti allo sbando e adulti altrettanto sconclusionati. Se il cinema non è nuovo a raccontare con criticità il mondo della moda, ad essere inedita è la prospettiva di una periferia abitata da giovanissime che vivono già il loro corpo come un campo di battaglia e per le quali sembra non esserci speranza di rivalsa fin dai primissimi minuti. Un film duro e sporco, sulla crudeltà dell’adolescenza e sulla crudeltà del mondo verso la medesima età. La regista frammezza la narrazione con quadri che ne esaltano le contraddizioni estetiche: ordine e sozzura, bellezza e marciume. Se questo può andare a detrimento del ritmo del film, ne sottolinea anche il fascino contemporaneamente ipnotico e ributtante. Un esordio che mostra già una notevole identità autoriale, talvolta ancora un poco acerba, ma decisamente interessante. Pardo d’oro a Locarno