Jimmy P.
Jimmy P.
Durata
117
Formato
Regista
Jimmy Picard (Benicio Del Toro) è un pellerossa, veterano della Seconda guerra mondiale, che soffre di allucinazioni, momentanea perdita della vista e altri problemi neurologici. In un ospedale militare, non capendo i medici le cause del suo malessere, viene affidato alle cure di uno stravagante antropologo (Mathieu Amalric).
Brusca caduta per Arnaud Descheplin, che firma un verboso e annacquato dramma, quasi mai capace di incidere. In questo caso, il regista francese si affida soprattutto ai dialoghi per far risaltare l'incontro/scontro tra due interiorità, dando così al film l'impostazione delle sedute psicologiche che racconta. Idea sulla carta interessante, ma inadeguata a sostenere da sola il peso della struttura: non viene certo in aiuto la sciatteria con cui spesso sono rese le sequenze dei flashback o quelle indipendenti dai colloqui tra i due protagonisti, né la fragilità dei comprimari. Benicio Del Toro e Mathieu Amalric sono entrambi bravi, ma senza brillare come in altre occasioni. Presentato in concorso al Festival di Cannes.
Brusca caduta per Arnaud Descheplin, che firma un verboso e annacquato dramma, quasi mai capace di incidere. In questo caso, il regista francese si affida soprattutto ai dialoghi per far risaltare l'incontro/scontro tra due interiorità, dando così al film l'impostazione delle sedute psicologiche che racconta. Idea sulla carta interessante, ma inadeguata a sostenere da sola il peso della struttura: non viene certo in aiuto la sciatteria con cui spesso sono rese le sequenze dei flashback o quelle indipendenti dai colloqui tra i due protagonisti, né la fragilità dei comprimari. Benicio Del Toro e Mathieu Amalric sono entrambi bravi, ma senza brillare come in altre occasioni. Presentato in concorso al Festival di Cannes.