Gli ultimi giorni di Pompei
Durata
88
Formato
Regista
Preso da passione per la bella Jone (Eugenia Tettoni Fior), il sacerdote egizio Arbace (Antonio Grisanti) fa impazzire con un filtro l'innamorato della ragazza (Ubaldo Stefani), che viene condannato a perire nell'arena. L'eruzione del vulcano farà riunire i due giovani che riusciranno a salvarsi.
Insieme a Quo vadis? (1912) di Enrico Guazzoni, Gli ultimi giorni di Pompei è il migliore esempio di peplum italiano dell'epoca pre-Cabiria (1914). Fece scuola per le scenografia e gli effetti speciali, ma dimostra anche la grande versatilità di un autore come Caserini, qui affiancato da Eleuterio Rodolfi. Tra i tanti momenti di rilievo, impossibile dimenticare le immagini della lava incandescente del Vesuvio. Con lo stesso titolo vennero fatti altri due film: uno nel 1926 diretto da Carmine Gallone, e un altro, nel 1959, da Mario Bonnard.
Insieme a Quo vadis? (1912) di Enrico Guazzoni, Gli ultimi giorni di Pompei è il migliore esempio di peplum italiano dell'epoca pre-Cabiria (1914). Fece scuola per le scenografia e gli effetti speciali, ma dimostra anche la grande versatilità di un autore come Caserini, qui affiancato da Eleuterio Rodolfi. Tra i tanti momenti di rilievo, impossibile dimenticare le immagini della lava incandescente del Vesuvio. Con lo stesso titolo vennero fatti altri due film: uno nel 1926 diretto da Carmine Gallone, e un altro, nel 1959, da Mario Bonnard.