Vip, mio fratello superuomo

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79

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Non è facile essere membri della famiglia Vip se non si è dei supereroi. Lo sa bene Minivip che è caduto in depressione per questo motivo. Su consiglio di un gruppo di psicologi parte per una crociera nel tentativo di curare il complesso di inferiorità. Si ritrova però insieme a Lisa, una studentessa, sull'isola di Happy Betty, fiera e prepotente proprietaria di una catena di supermercati.

Alla fine degli anni Sessanta, Bruno Bozzetto realizza un film d'animazione che, con tagliente umorismo al vetriolo, mette in evidenza il potere della pubblicità e i rischi del consumismo, imponendo all'uomo di rinunciare al proprio raziocinio. Accompagnato dalle musiche giocose che richiamano i jingle pubblicitari di Franco Godi, il lungometraggio è una parodia sul mondo dei supereroi: si dimostra vincente chi si oppone al potere dominante, preferendo il cervello alla forza. I richiami al mondo di 007 e delle spy-story alimentano diverse riuscite gag e arricchiscono i divertenti personaggi di contorno. La figura di Supervip, il fratello maggiore, è stata inserita in un secondo momento per volere della coproduzione americana: probabilmente per questo risulta meno riuscita, tanto da snaturare il soggetto originario del lungometraggio, centrato solo su Minivip. Oreste Lionello, compianto doppiatore di Woody Allen, presta la sua voce al piccolo supereroe.
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