Voglio danzar con te

Petrov (Fred Astaire) e Keene (Ginger Rogers) sono due famosissimi ballerini che, per una serie di equivoci, sono ritenuti sposati dall'opinione comune. Per mettere a tacere i pettegolezzi, i due escogitano un piano: sposarsi per davvero per poi divorziare. Una volta unitisi in matrimonio, però, il sentimento avrà la meglio e l'opzione della separazione non sembrerà essere più la scelta migliore.

Settimo film interpretato dalla coppia Rogers-Astaire (e quarto diretto da Mark Sandrich), Voglio danzar con te segue pienamente tutte le caratteristiche del genere musicale di quegli anni avvalendosi di un soggetto elementare e lineare (buono solo per poter dare il via alle danze dei protagonisti) e di un'estetica sofisticata ed elegante perfettamente curata dal regista che, dopo il mezzo passo falso di Seguendo la flotta (1936), sembra aver ritrovato il giusto tocco. Il film in questione infatti è una piacevole commedia, garbata e genuina, giocata sugli equivoci e arricchita da numeri musicali efficaci e memorabili (in primis la sequenza del ballo sui pattini a rotelle). La coppia di ballerini è ormai pienamente a proprio agio e la loro alchimia non può che giovare al risultato d'insieme. Senza mai mirare ad altri scopi che non siano il puro divertimento e l'approvazione del pubblico, Sandrich dirige il tutto con fare sapiente ed esperto, rendendo così il limite artistico del suo progetto quasi un valore aggiunto. La pellicola ricevette una nomination agli Oscar per la miglior canzone originale.